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Volkswagen ha dichiarato di «respingere» i dazi doganali aggiuntivi sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi imposti giovedi dall'UE, che il gruppo tedesco considera «dannosi. Gli effetti negativi di questa decisione superano i possibili benefici per l'industria automobilistica europea e in particolare per la Germania», ha affermato il gruppo, mentre i produttori di automobili tedeschi, che esportano i loro modelli in Cina, temono ritorsioni da parte di Pechino. Le case automobilistiche tedesche avvertono: «I dazi compensativi generalmente non sono adatti a rafforzare la competitivita dell'industria automobilistica europea a lungo termine - li respingiamo», ha aggiunto Volkswagen. Il momento e particolarmente sfavorevole, secondo VW, data «l'attuale debolezza della domanda di veicoli elettrici in Germania e in Europa.
Questo rallentamento del mercato potrebbe essere aggravato da un aumento dei prezzi delle auto importate. Per il suo concorrente BMW, l'introduzione di questi supplementi porta «a un vicolo cieco» e «viola gravemente il principio del libero scambio, secondo un comunicato stampa. La Germania ha lottato con Svezia e Ungheria per evitare dure sanzioni, dopo l'indagine aperta lo scorso settembre dalla Commissione Europea sui sussidi governativi cinesi al settore delle auto elettriche. I produttori tedeschi, per i quali la Cina e il mercato principale, sono quelli che hanno piu da perdere da una guerra commerciale con Pechino. «Qualsiasi misura protezionistica, compresi i dazi doganali aggiuntivi (...) limita il libero scambio e comporta il rischio di conflitti commerciali, che alla fine danneggiano tutte le parti», ha commentato in una nota la federazione tedesca dei produttori di automobili (VDA).