Mattias Mueller, ceo del Volkswagen Group

Volkswagen ora scommette sull’auto elettrica. Mueller: «Vogliamo diventare primi al mondo»

di Giorgio Ursicino
  • condividi l'articolo

BERLINO - Volkswagen accelera sull’elettrico. Nell’annuale conferenza sui risultati finanziari che nel 2017l sono stati i migliori nella storia del gruppo, il ceo di Wolfsburg Matthias Mueller dà un’ulteriore spinta verso la mobilità sostenibile: «Stiamo implementando la nostra Roadmap E con velocità e determinazione. I nostri 3 siti di produzione per veicoli a batterie saliranno a 12 nei prossimi due anni per diventare 16 entro il 2022. Per seguire questa massiccia espansione abbiamo già siglato partnership con produttori di batterie sia in Europa che in Cina per un valore di 20 miliardi di euro. A breve prenderemo una decisione anche per il Nord America».

Il ceo del Volkswagen Group, che anche al recente salone di Ginevra aveva puntato i riflettori sulle vetture ad emissioni zero, ha ricordato i target di elettrificazione dell’azienda previsti dal piano Together Strategy 2025: «Entro il 2022 investiremo 34 miliardi nei veicoli a batterie, nella digitalizzazione, nella guida autonoma e nei servizi di mobilità, 6,6 di questi entro quest’anno. Nel 2025 avremo in portafoglio 50 veicoli elettrici e 30 ibridi plug-in; oltre il 25% della nostra produzione totale, cioè tre milioni di veicoli l’anno, sarà ad emissioni zero. Solo nel 2018 la nostra gamma si arricchirà di 9 veicoli a batterie, 3 dei quali 100% elettrici. Entro il 2030 ciascuno degli oltre 300 modelli in vendita avrà almeno una versione elettrificata».

Pur guardando al futuro, Mueller non dimentica certo il presente ed ha risposto con chiarezza alle domande sui propulsori tradizionali. «Gli ingenti investimenti nella mobilità del domani non ci hanno fatto trascurare le tecnologie correnti che continueranno ad avere un ruolo fondamentale ancora per decenni. I diesel moderni non sono certo il problema, anzi fanno parte della soluzione del problema, anche nell’ottica dei cambiamenti climatici. Nel 2018 abbiamo messo 20 miliardi sui nostri modelli convenzionali che diventeranno 90 miliardi nei prossimi 5 anni».

L’ad affronta il tema del rispetto ambientale senza trascurare alcun dettaglio: «Volkswagen ha riallineato la propria necessità di energia. Abbiamo convertito da carbone a gas naturale le due grandi stazioni di energia a Wolfsburg con un risparmio di un milione e mezzo di tonnellate l’anno di CO2 che corrispondono alle emissioni di 870 mila vetture». Mueller ha sottolineato i risultati finanziari da record: «Il 2017 è stato un anno importante, abbiamo fatto grandi progressi in tutti i nostri obiettivi. Abbiamo continuato a risolvere i problemi del caso emissioni, ci siamo focalizzati sui nostri successi operativi, abbiamo incrementato efficienza e sinergie, portato avanti la Strategy 2025 e promosso una nuova cultura aziendale. Abbiamo affrontato la fase più difficile della nostra storia, la situazione finanziaria è robusta, strategicamente siamo ben posizionati, abbiamo incrementato le vendite in tutte le principali “region”: 3,3% in Europa, 5,1% in Cina, 4% in Nord America ».

Le vendite hanno raggiunto i 10,7 milioni di veicoli (+4,3%), i ricavi hanno superato i 230 miliardi ((+6,2%), il profitto operativo prima degli special items è arrivato a 17 miliardi (+16,5%), il profitto dopo le tasse si è attestato a 11,6 miliardi, la liquidità resta solida a 22,4 miliardi. Il cda e il cds hanno proposto all’assemblea degli azionisti un dividendo di 3,9 euro ad azione ordinaria (2 euro lo scorso anno) e 3,96 per quelle privilegiate. I target per il 2018 prevedono un incremento delle vendite fino al 5% e un “ritorno” sul fatturato fra il 6,5% e il 7,5%. Tutto questo salvaguardando i posti di lavoro. Come era già avvenuto nel 2016, anche nel 2017 il numero dei dipendenti è aumentato (quasi di 20 mila unità) ed ora la forza lavoro del gigante di Wolfsburg supera le 640 mila unità. «Non ci sono piani di vendita della Ducati e non sono preoccupato per i nostri dipendenti: sono convinto che i cambiamenti e l’innovazione aumentino le opportunità di lavoro. Nel 2025 non vogliamo soltanto restare fra i principali produttori di auto; vogliamo essere i numeri uno al mondo nella mobilità elettrica e un modello in termini di sostenibilità, sicurezza e integrità», ha concluso Matthias Mueller.
 

  • condividi l'articolo
Mercoledì 14 Marzo 2018 - Ultimo aggiornamento: 15-03-2018 14:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
1 di 1 commenti presenti
2018-03-14 20:19:19
finchè non fanno auto con almeno 400 km di autonomia reali possono mettersi comodi.