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Storia di un successo che si vuole mantenere tale. Volvo nel 2023 ha raggiunto un nuovo record di vendite (708.716 unità, +15%), di fatturato e profitti e nei primi 8 mesi dell’anno i volumi sono cresciuti di un ulteriore 11% con l’elettrico che è passato dal 13% al 23,7% delle vendite globali. Un progresso incoraggiante in un contesto che ha consigliato tuttavia di ridimensionare il traguardo del 100% elettrico entro il 2030 ad almeno un 90% di auto alla spina (dunque anche ibride plug-in). L’orizzonte della casa di Göteborg tuttavia consta di più sfide tecnologiche che sono state esposte in occasione del recente Capital Markets Day e troveranno spazio su ben 10 novità previste da qui al 2026 con un ritmo di rinnovamento che si manterrà serratissimo nel tempo: un nuovo modello e un aggiornamento all’anno da qui al 2032.
Il prossimo anno sarà il turno della ES90, berlina di grandi dimensioni basata sulla stessa piattaforma SPA2 di XC90 e EX90, mentre nel 2026 sarà la volta della EX60, suv elettrico di medie dimensioni destinato ad affiancare la XC60 e che segnerà un punto di passaggio. Sarà infatti basata sulla piattaforma SPA3, avrà le batterie cell-to-body con celle blade (a lama) e integrate nella scocca stessa della vettura che sarà realizzata in alluminio con il metodo del gigacasting, ovvero in un numero ridotto di parti grazie ad una grande pressa capace di una pressione di stampaggio di migliaia di tonnellate.
L’architettura elettrica inoltre sarà a 800 Volt e questo permetterà di incrementare l’efficienza, l’autonomia e la velocità di ricarica. Ulteriore evoluzione ci sarà anche per l’architettura elettronica che permetterà di avere una migliore esperienza di utilizzo del mezzo e livelli di sicurezza ancora più elevati, grazie in particolare ad un accordo con NVIDIA che avrà pronto nel 2025 il suo nuovo microprocessore Thor, 4 volte più potente dell’attuale Orin e con un consumo energetico inferiore di 7 volte. L’ambizione di Volvo è anche quella di sviluppare al proprio interno software proprietario, ma non è noto quando questo accadrà. È invece sicuro che cambierà l’intero approccio ai processi di Ricerca&Sviluppo e di industrializzazione dei prodotti.
Prima che di piattaforme infatti si parlerà di Superset, ovvero di un gruppo unico di componenti modulari che verrà modificato, integrato o ampliato nel tempo attraverso un processo in loop (a circuito chiuso). Si tratta di concetti ripresi dal mondo dei giocatoli e dell’informatica che fanno capire quali saranno le innovazioni di Volvo ad ogni livello. La casa svedese sostiene che, grazie al Superset, ci saranno benefici di tempo, costi e di qualità permettendo di realizzare un maggior numero di varianti con un minor numero di elementi e, in definitiva, prodotti dotati di prestazioni superiori in ogni aspetto,