Auto e Moto d'Epoca 2025, a Bologna il ritorno di Speedline: dove la tecnica incontra l’emozione
A Bologna torna un nome che ha fatto la storia delle ruote italiane. A Auto & Moto d’Epoca 2025, tra icone del passato e novità da collezione, rientra in scena Speedline, marchio veneto dei cerchi in lega che ha accompagnato decenni di vittorie nel motorsport e che oggi si prepara a scrivere un nuovo capitolo.

Dalla Ferrari di Niki Lauda alla Lancia Delta Integrale di Miki Biasion, dalle Audi Quattro alle McLaren di Ayrton Senna: i cerchi Speedline hanno inciso un segno indelebile nella memoria di chi ama l’automobilismo. Con oltre 90 titoli mondiali tra Formula 1, Rally e Gran Turismo, il brand è diventato sinonimo di affidabilità e di ingegneria al servizio della performance.
Oggi Speedline torna a Bologna con una visione rinnovata. Dopo una fase di riorganizzazione industriale, l’azienda di Tabina (Venezia) si presenta al pubblico con un piano di rilancio che unisce competenza tecnica, design e passione. L’obiettivo è chiaro: consolidare il futuro del marchio e riaffermare il valore dell’eccellenza italiana nel mondo dell’automotive.
Protagonista a Auto & Moto d’Epoca sarà l’Airstream Racing, spazio espositivo che unisce estetica contemporanea e atmosfera da officina d’altri tempi. Qui gli appassionati potranno riscoprire i modelli più iconici e incontrare Miki Biasion, due volte campione del mondo rally con la Lancia Delta Integrale, simbolo del legame tra Speedline e la storia del motorsport.
Dietro il ritorno c’è anche una filosofia: Engineering for Emotions, la fusione tra tecnologia evoluta ed emozione di guida. Negli anni ’90 Speedline è stata tra le prime aziende al mondo a introdurre la tecnologia flowforming, che ha reso i cerchi in lega più leggeri e resistenti, aprendo la strada a una nuova generazione di prodotti ad alte prestazioni.
Iscritta al Registro dei Marchi Storici Italiani, Speedline si prepara a festeggiare nel 2026 i suoi cinquant’anni. Un anniversario che non sarà solo celebrazione del passato, ma punto di partenza per un futuro costruito su ricerca, sostenibilità e cultura industriale.
Un futuro che, come sempre, ruota attorno a una passione: quella per la velocità e per la bellezza meccanica.




