La Charger Daytona SRT di Dodge

La cavalleria di Dodge: “muscle car” a batterie. Charger Daytona SRT, una belva ad inquinamento zero

di Giampiero Bottino
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PEBBLE BEACH - Nel ramo americano della galassia Stellantis, Dodge vanta una storia fortemente orientata alle prestazioni, che ha avuto le sue manifestazioni più evidenti nella mitica Viper del 1992 e nella più recente, ma non meno impressionante Challenger SRT Demon spinta dagli 852 cv e 1.000 Nm di coppia erogati dal V8 Hemi 6.2.
Una tradizione che il brand rivendica anche nel momento di annunciare il suo ingresso nel mondo della mobilità pulita che però non dimentica le performance, affidando il compito alla Charger Daytona SRT Concept svelata pochi giorni fa durante l’M1 Concourse di Pontiac, nel Michigan. Se le linee prefigurano un modello che potrebbe entrare in produzione nel 2024, rappresenta un omaggio al passato la sigla della “Street and Racing Technology”, la divisione ad alte prestazioni destinata a uscire di scena l’anno prossimo, nel quadro della razionalizzazione suggerita da un portafoglio di marchi davvero enorme.

Come si conviene a un prototipo che, seppur con le sembianze filanti e aggressive che si riallacciano alla storia del marchio, è chiamato ad aprire una finestra sul futuro, la Charger Daytona SRT si caratterizza per alcune innovazioni tecnologiche significative, anche se ancora in fase di omologazione, come ha precisato il Ceo del brand Tim Kuniskis: «Questa vettura esiste perché le sue performance ci hanno spinto a farla. Dodge è sinonimo di muscolarità, attitudine e prestazioni, e porta queste caratteristiche nel settore della mobilità 100% elettrica con un concept ricco di brevetti, innovazioni e performance che incarnano le “muscle car” di domani». Emblematica in tal senso la trasmissione eRupt, versione elettrificata del cambio meccanico Dodge che in accelerazione “incolla” ai sedile le spalle dei viaggiatori e grazie alla funzione “PowerShot push-to-pass” attivabile tramite un pulsante regala una scarica supplementare di adrenalina, aumentando temporaneamente la potenza erogata dal sistema di propulsione Banshee da 800 V che, pur se con valori non ancora ufficializzati, promette prestazioni superiori a quelle della Hellcat da oltre 700 cv. A differenza di altre vetture “full electric” ad altre prestazioni, il concept “alla spina” della Dodge ambisce a presentarsi sulla strada con un sound inconfondibile, del tutto degno di un’autentica “muscle car”. Merito dello scarico a camera Fratzonic, anch’esso in attesa di brevetto, che emette un “ruggito” da 126 dB – anch’esso degno della Hellcat – attraverso un amplificatore e una camera di sintonizzazione posizionati nella parte posteriore della vettura.

Per essendo tecnicamente una coupé a due porte, grazie alle dimensioni “americane” la Charger Daytona SRT Concept è in grado di accogliere comodamente quattro occupanti, in un abitacolo nel quale spicca il display più grande – 12,3 pollici – mai proposto da una Dodge e inclinato verso il guidatore, di fronte al quale si trova il quadro strumenti da 16 pollici. A completare l’elenco degli schermi informativi provvede l’head-up display da 8 pollici, mentre per intervenire sulla dinamica di guida il driver ha a disposizione quattro diversa modalità – Auto, Sport, Track e Drag – di gestione degli assetti e delle risposte alle sollecitazioni dell’acceleratore. La scelta non incide solo sul comportamento della vettura, ma influisce su altri parametri come le informazioni del quadro strumenti, quelle dell’head-up display, le prestazioni sonore e l’illuminazione nell’abitacolo.

Seppur nell’ancora lacunoso panorama delle informazioni – per esempio, nulla è stato detto sull’autonomia, né sulle performance – il nuovo concept conferma che Dodge vuole entrare nel mondo dalla mobilità “green” senza abdicare alla propria filosofia che, grazie a modelli come la Challenger SRT Super Stock da 807 cavalli, la Charger SRT Redeye da 797 cavalli (la berlina di serie più potente e veloce al mondo) e il Durango SRT 392, il Suv a tre file di posti più veloce, potente e capace d’America, gli consente di rivendicare il titolo di brand più potente del settore.

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Sabato 3 Settembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 13:25 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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