Lo stand Fca ad Automotoretrò 2018

FCA Heritage protagonista ad Automotoretrò. Giolito: «Perdere il passato significa perdere il futuro»

di Sergio Troise
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TORINO - Distratti, senza orgoglio e senza memoria. Così eravamo una volta noi italiani, poco interessati al patrimonio storico rappresentato dal Made in Italy dell’automobile, lontani anni luce dagli inglesi, autentici maestri della conservazione, prim’ancora che del restauro, e dunque condannati a disperdere un patrimonio d’inestimabile valore, culturale prima che economico. Per fortuna da qualche tempo a questa parte la scena è cambiata. Se ne è avuta conferma a Torino, in occasione di Automotoretrò, il salone delle auto storiche organizzato al Lingotto di Torino dall’1 al 4 febbraio, dove FCA è scesa in campo in forze, mettendo in mostra autentiche rarità e annunciando una nuova iniziativa: si chiama "Reloaded by Creators”, si occupa della vendita diretta di vetture storiche Alfa Romeo, Fiat, Lancia e Abarth restaurate e certificate dalla Casa madre (vedi servizio dedicato).

«Perdere il passato significa perdere il futuro» ha ricordato Roberto Giolito, il designer che ha firmato capolavori come la Multipla e la 500 di nuova generazione, messo da Marchionne a capo di FCA Heritage proprio con l’obiettivo di valorizzare sempre più il rapporto tra tradizione e innovazione. «Un lavoro avviato dal 2015, che ha coinvolto i marchi Fiat, Abarth, Alfa Romeo e Lancia, e ci ha portato a riconsiderare la ricchezza della nostra storia, convincendoci della necessità di non abbandonarci alla nostalgia, bensì ad avviare attività vivaci, moderne» dice Giolito. E aggiunge: «Non vogliamo essere i guardiani del tempo, vogliamo essere un soggetto culturale attivo, sul modello dei musei d’arte. In questa ottica FCA Heritage partecipa agli eventi a Goodwood, alla Targa Florio, alla Mille Miglia, alla Le Mans Classic, è stata alla fiera di Padova, a quella di Assen, oggi è presente ad Automotoretrò e subito dopo parteciperemo a Retromobile a Parigi».

«Andiamo ovunque sia importante valorizzare i nostri brand e la nostra storia» dice ancora Giolito. Ma l’attività non si limita alle esposizioni più o meno prestigiose. «Spesso ci muoviamo per rispondere alle richieste di consulenza e certificazione di nostri clienti sparsi per il mondo. Sollecitati da un collezionista americano siamo stati ad Austin (Texas) e lì abbiamo visto la macchina con cui Tazio Nuvolari vinse l’ultima corsa della sua vita, la cronoscalata Palermo-Monte Pellegrino: una rarissima Cisitalia Abarth. In America – racconta ancora il numero 1 di FCA Heritage – abbiamo visto anche la Lancia LC2 che correva nel Mondiale Endurance con motore V8 Ferrari biturbo da 700 cv. Pur di averci nel suo garage di New York per una consulenza, il proprietario che la conserva ci ha messo a disposizione il suo jet personale».

A testimoniare l’attenzione crescente di FCA verso l’heritage, vale la pena ricordare che è attivo un portale on line (www.fcaheritage.com) dedicato a tutti coloro che desiderano saperne di più sulla storia, sugli eventi e sulle iniziative dedicate ai modelli d’epoca dei marchi italiani. In questo spazio gli appassionati e i proprietari di Fiat, Abarth, Lancia e Alfa Romeo d’epoca possono scoprire servizi sempre nuovi, iscriversi a una newsletter dedicata e inviare una domanda online di emissione del certificato di origine della propria vettura storica. Dopo una fase iniziale riservata soltanto ai marchi Lancia e Abarth, anche i possessori di vettura classiche Alfa Romeo e Fiat possono ora ricorrere ai servizi di restauro e di emissione del certificato di autenticità. Per i visitatori di Automotoretrò, infine, FCA Heritage ha offerto la possibilità di testare in anteprima una nuova app che mira a diventare il punto di riferimento mobile per tutti i proprietari, o semplici appassionati, di auto classiche italiane.


 

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Venerdì 2 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 03-02-2018 16:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA