Auto ecologiche in prova al No Smog Mobility

No Smog Mobility, all’Università il bosco si rafforza. Premiate le case che alimentano la mobilità ecologica

di Sergio Troise
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PALERMO - Analisti accreditati prevedono che nel 2030 il 65% delle auto circolanti saranno ibride o elettriche. C’è tempo per verificare, ma intanto molti indizi indicano che la strada è questa: da Oriente a Occidente i veicoli a zero emissioni avanzano senza sosta, in molti casi a velocità ridotta, in alcuni casi (Italia) ridottissima. Ma avanzano. In Europa, nei primi sei mesi del 2017 l’incremento di immatricolazioni di auto elettriche e ibride plug-in è stato del 37%, e con quasi 100mila unità consegnate il Vecchio Continente ha conteggiato a fine giugno una quota dell’1,2%, con punte significative in alcuni Paesi del Nordeuropa e segnali di novità in Germania, Francia e Regno Unito.

In Italia, invece, nonostante un’attenzione crescente e un oggettivo aumento delle immatricolazioni, la quota di elettriche è ancora ferma allo 0,1%. Perché? Perché mentre la tecnologia fa passi da gigante e dalle attività di ricerca e sviluppo scaturiscono soluzioni già praticabili in materia di elettrificazione, capacità di connessione, guida assistita e guida autonoma, la politica è rimasta indietro, segnalandosi per ritardi gravi nell’allestimento di infrastrutture (leggi colonnine per la ricarica) e nell’adeguamento delle normative in materia di responsabilità.

Se a ciò si aggiunge la scelta del costruttore nazionale (FCA) di continuare a investire sul gas (tra gennaio e agosto sono state vendute in Italia circa 110.000 auto alimentate a GPL e metano, contro 43.500 circa tra ibride ed elettriche) si capirà perché la situazione italiana non coincida con quella di altri paesi.
Ciò detto, l’opzione gas merita comunque la massima considerazione, come è emerso a conclusione dei lavori di No Smog Mobility, evento svoltosi a Palermo, dove si sono ritrovati i rappresentanti di varie case automobilistiche (BMW, FCA, Ford, Nissan, PSA, Volvo), esperti di tecnologie applicate all’automotive (Bosch) e fornitori di pneumatici (Assogomma), per illustrare lo stato dell’arte della produzione e della ricerca e per confrontarsi con docenti universitari e studenti ritrovatisi nel Museo dei motori dell’Università palermitana.

Nell’occasione sono stati assegnati i premi Green Prix, destinati alle case automobilistiche distintesi nel campo della mobilità sostenibile. La giuria presieduta da Italo Cucci (direttore editoriale di Italpress, agenzia che ha curato l’organizzazione con la rivista Sicilia Motori) ha individuato 9 marche per le nomination (BMW, Citroen, Fiat, Ford, Mitsubishi, Nissan, Jaguar, Suzuki e Volvo) e alla fine ha premiato Jaguar e Volvo (ex aequo), Citroen e Ford. Fortemente simbolico il premio: 30 alberi destinati a infoltire i 60 già piantati lo scorso anno nel bosco di No Smog Mobility all’interno della cittadella universitaria di Palermo.

Un riconoscimento speciale è stato inoltre assegnato alla Polizia Stradale per i 70 anni di attività al servizio della sicurezza. Altro tema, questo, al centro dell’attenzione, con focus specifici sui benemeriti corsi di guida sicura organizzati gratuitamente da Ford e, soprattutto, con gli aggiornamenti sulla guida autonoma: novità rivoluzionaria che secondo gli esperti contribuirà in misura decisiva al miglioramento della sicurezza, anche se la roadmap tracciata prevede che non si diffonderà prima del 2025/2030.

Il forum siciliano ha dato l’opportunità al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, di rivendicare il successo del servizio di car sharing pubblico, con 5000 utenti tesserati, 300 stalli, 85 parcheggi, 160 auto di cui 24 elettriche, 5 postazioni di ricarica più tre in arrivo, cui si sommano la riscoperta del tram e della bicicletta e l’introduzione delle ZTL. Un bel segnale proveniente dal profondo Sud.
 

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Lunedì 16 Ottobre 2017 - Ultimo aggiornamento: 17-10-2017 13:57 | © RIPRODUZIONE RISERVATA