Una realizzazione di Giovanni Moretti

Pebble Beach riserva un tributo anche al carrozziere italiano Moretti

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 L'edizione 2025 del Pebble Beach Concours d'Elegance, che si svolgerà il prossimo 17 agosto, rende omaggio - accanto ai mostri sacri della storia dell'automobile e della carrozzeria - alla creatività ed alle qualità (tra cui un'ammirevole modestia) di Giovanni Moretti, un costruttore e carrozziere storicamente collocato a Torino ma in realtà nato a Reggio Emilia nel 1904. Una delle classi in cui sono state divise le circa 200 autovetture che sfileranno sul green del celebre Pebble Beach Resort è stata infatti intitolata al centenario di questa azienda, ai cui successi contribuì anche il celebre stilista Giovanni Michelotti. Vetture accomunate da una 'base' nazional popolare (le più note sono su meccanica Fiat con poche eccezioni su Alfa e Maserati) ma che per il loro 'sapore' piemontese e per la loro eleganza mai 'gridata' stanno risalendo nelle classifiche delle auto più ricercate dai collezioni soprattutto oltreoceano.

La storia di Giovanni Moretti inizia alla Elletra, piccola fabbrica emiliana di motociclette fondata dal suo amico Giovanni Ladetto. Quando l'azienda si trasferìsce a Torino qualche anno dopo, Moretti viene promosso a caporeparto. Iscrittosi ad un corso di disegnatore tecnico per corrispondenza, nel giro di pochi anni Moretti riesce a mettersi in proprio affittando una sua officina. Nel 1925 nasce la Moretti ma solo per progettare e fabbricare moto con il proprio marchio, sia tramite licenze con aziende come Ladetto, Dkw e Jap. La prima auto è del 1927, quando Moretti presenta la 500, cioè la sua prima 4 ruote. E' una tre posti spinta da un bicilindrico anteriore da 500 cc progettato da Moretti stesso. A cavallo della Seconda Guerra Mondiale nascono l'Elettrocarro e l'Elettrovettura, entrambi a batteria (quest'ultima può essere considerata per il suo disegno originale una delle prime vetture monospazio).

Dopo la guerra, la Moretti SpA continua ad occuparsi di utilitarie introducendo nel 1946 la Cita spinta, nella versione di produzione, da un bicilindrico di 350 cc progettato e prodotto in azienda. Entrambi i propulsori erano progettati e prodotti internamente. Nel 1949 il team di ingegneri di Moretti, tra cui il suo ex datore di lavoro Giovanni Ladetto, migliora la Cita: la allunga e utilizza un motore 4 cilindri prima 600 e poi 750. Grazie alla flessibilità dell'azienda questa evoluzione della Cita venne proposta con carrozzeria berlina, coupé, spider, giardinetta e persino da corsa. A cavallo tra gli Anni '50 e '60, il dominio della Fiat nel settore delle utilitarie obbligò Giovanni Moretti - che poteva contare su un rapporto personale molto stretto con Gianni Agnelli - a rifornirsi a condizioni vantaggiose di pianali, motori e componenti vari Fiat.

Da quel momento in poi, Moretti si dedica esclusivamente a varianti 'fuoriserie' delle Fiat di maggiore successo, dalla 500 alla 1100, spaziando fino alla 2300. Lo fa utilizzando la collaborazione stilistica di Giovanni Michelotti e, in seguito, di Dany Brawand.. Nel 1964 Moretti inaugura un nuovo stabilimento in via Monginevro a Torino dove 145 dipendenti arriveranno a produrre circa 1.500 vetture all'anno. Di quel periodo, oltre a molte variazioni sul tema Fiat anche un certo numero di Alfa Romeo e una Maserati 3500 GT. Il modello più diffuso e più noto è la 500 Coupé su pianale della Fiat prima 500 D e poi 500 F. Altro successo (forse il modello esteticamente più riuscito di Moretti) è la 850 Sportiva Coupé del 1967. Era stata firmata da Dany Brawand ed era caratterizzata da un frontale ispirato a quello della Fiat Dino Spyder.

Quando arrivarono sul mercato la 128 e la 127 arrivarono sul mercato, fu Moretti a produrle in versione Lusso ed anche coupé, queste diverse dai modelli base. In quel periodo Moretti lancia la 500 MiniMaxi, la 126 MiniMaxi e la 127 MidiMaxi. La crisi petrolifera degli Anni '70 penalizza le attività di Moretti che si dedica alle nicchie di mercato. . E' il caso del pick-up e del furgone Paguro su base 127 e della Sporting derivata dalla Campagnola. Al Salone dell'Automobile di Torino del 1978 debutta la Giulietta Folk, rimasta esemplare unico.. Negli ultimi anni di attività (fino al 1989 quando viene rilevata da Scioneri) Moretti attira di nuovo l'attenzione del mercato con la Panda Rock. Gestita dai figli Gianni e Sergio era una piccola scoperta con roll-bar anche 4x4. Non riuscì però a risollevare l'azienda. E non lo fece nemmeno la successiva Uno cabriolet. 

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sabato 16 agosto 2025 - Ultimo aggiornamento: 14-10-2025 13:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA