La nuova genreazione di Bmw X5 sugli sterrati americani

BMW X5, terza generazione
per il primo di tutti i Sav

di Giampiero Bottino
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MILANO - Si rifà il look la madre di tutti i Sav, gli Sport activity vehicle, definizione inventata dalla Bmw per distinguersi nel mare magnum dei Suv con modelli a trazione integrale a proprio agio sui fondi problematici ma capaci di dare il meglio di sé sull'asfalto, in ossequio al mix di prestazioni e piacere della guida su cui la casa di Monaco ha costruito la sua fama.

Cambio. Per la X5, capostipite di una famiglia che ha fatto scuola nel mondo del 4x4 - premium e no - è ora il momento di voltare pagine: si celebra la nascita della terza generazione con una ricca messe di anticipazioni destinate a solleticare l'interesse degli appassionati ben prima del lancio commerciale, che prenderà il via partire dalla Germania nel prossimo novembre.

Il look. L'abbondante documentazione fotografica già diffusa disegna l'identikit di un modello le cui generose dimensioni sembrano fatte su misura per il mercato americano dove la X5 nasce - a Spartanburg, North Carolina - e dove risiede la fetta più consistente della sua clientela. La vettura trasuda temperamento e dinamismo da ogni poro, a cominciare dall'aggressivo frontale in cui spiccano lo sbalzo contenuto, le nuove proporzioni del classico doppio e gli inconfondibili proiettori circolari racchiusi nei gruppi ottici lunghi e affusolati che partendo dal bordo del doppio rene si protendono fino alle fiancate.

Gli interni. Quando si parla di una X5 è superfluo dilungarsi sulla qualità di materiali e finiture, come pure sulla conformazione dei sedili - tra l'altro la vettura è disponibile anche a 7 posti - o sulle diverse tipologie dei materiali caratteristiche della varie versioni. A rendere più piacevole l'atmosfera a bordo concorre la nuova e raffinata striscia luminosa creata da unità a Led che sembra avvolgere l'intero abitacolo senza soluzione di continuità, illuminando ampie zone degli interni. Con il sistema di gestione intelligente delle funzioni di bordo iDrive si possono variare i colori tra blu, bianco e arancione, anche scegliendo tra 9 diverse combinazioni memorizzabili. Sul piano della concretezza, merita una segnalazione l'accresciuto spazio per i bagagli, che varia gradualmente - gestendo opportunamente i sedili - da 650 a 1.870 litri. Valori aumentati rispettivamente di 30 e 120 litri.

I motori. Fedele alla propria vocazione di veicolo performante, ma corente con i canoni dell'EfficientDynamics, la nuova X5 schiera una gamma di motori che grazie all'esclusiva tecnologia TwinPower Turbo riescono a combinare l'aumento delle potemnze con la diminuzione di consumi ed emissioni. Emblematico l'esempio della X5 xDrive50i il cui V8 4.4 vanta il 10% di potenza in più (450 cv) e il 16% di emissioni in meno rispetto al modello attuale. Stessa percentuale di riduzione per quanto riguarda il 6 cilindri 3.0 della xDrive30d, che pure vanta258 cv, 13 in più rispetto al corrispondente modello attuale. Ancora più significativi i dati della X5 M50d con tecnologia M Performance che permette al 3.0 diesel con tre turbocompressori di erogare 381 cv (e 750 Nm di coppia massima già a 3.000 giri), pur con emissioni di CO2 di 177 km nel ciclo combinato.

Famiglia allargata. Entro la fine dell'anno la gamma si amplierà con la X5 xDrive35i da 306 cv e con la X5 xDrive40d da 313 cv, che saranno seguite successivamente da due modelli con motore da 218 cv, la xDrive25d da 155 g/km di CO2 e la sDrive25d a trazione posteriore da 149 g/km. Tutte le motorizzazioni, già rispettose delle norme Euro 6 che entreranno in vigore a partire dal settembre 2014, sono abbinate di serie a un cambio automatico a 8 rapporti e sfoggiano le quattro modalità di guida Comfort, Sport e Sport+ ed Eco Pro. Quest'ultima arricchita tra l'altro di una funzionalità inedita, che si attiva a velocità comprese tra i 50 e i 160 km orari. In questa situazione, se il guidatore rilascia l'acceleratore senza intervenire sul pedale del freno la catena cinematica viene disconnessa e la vettura procede «di conserva», minimizzando i consumi di carburante.

Tecnologie. Ben lungi dall'abdicare, la regina di questa categoria di vetture consolida la forza di una storia gloriosa con un pieno d'innovazioni allo stato dell'arte, il meglio di quanto l'arsenale tecnologico di Monaco possa mettere a disposizione e che è in gran parte racchiuso sotto l'etichetta di Connected Drive. Nell'impossibilità di elencarli tutti, ci limitiamo ai dispositivi più evoluti, alcuni dei quali saranno disponibili dopo il lancio, in prevalenza entro dicembre. Il sistema di visione notturna, ad esempio, è in grado ora di riconoscere non solo le persone, ma anche gli animali. E l'assistenza al parcheggio fa davvero tutto da sola, esentando il guidatore anche dall'ultima incombenza che gli avevano lasciato i sistema finora disponibili: inserire la marcia avanti o la retro. Mentre il Surround View tiene d'occhio, in collaborazione con la telecamera di retromarcia, l'intero ambiente che circonda l'auto. E la funzione Panorama controlla - anche in retromarcia - il traffico trasversale, per esempio all'uscita da un passo carraio. Tra i sistemi di assistenza alla guida, la novità è costituita da quello per la marcia autostradale in colonna, che fino a 40 km orari mantiene automaticamente la vettura nella corsia di competenza, anche in curva.

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Giovedì 6 Giugno 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 16:26 | © RIPRODUZIONE RISERVATA