Eleganza, potenza, sportività, la miscela vincente della nuova Porsche 911 Turbo

Porsche 911 Turbo: aerodinamica attiva
tutte le ruote motrici e sterzanti

di Giampiero Bottino
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MILANO - L'offensiva di prodotto con cui la Porsche intende celebrare il cinquantesimo compleanno dell'intramontabile 911, il cui debutto ufficiale avvenne al Salone di Francoforte del 1963, comincia nel segno di un'altra ricorrenza: i 40 anni della versione Turbo, il cui prototipo venne svelato sempre a Francoforte 10 anni dopo.

Coppia d'assi. La casa di Zuffenhausen ha infatti presentato la nuova generazione della 911 Turbo e Turbo S che vanno a collocarsi al vertice tecnologico e prestazionale della famiglia. L'insieme delle innovazioni tecnologiche adottate disegna l'identikit di vetture versatili e trasversali, anche se ovviamente non alla portata di tutti. L'accoppiata Turbo viene infatti proposta come una vettura nata per la pista ma perfettamente adatta all'impiego quotidiano, oltre che come una piattaforma tecnologica che concentra tutte le più recenti innovazioni del prestigioso brand tedesco.

Vocazione hi-tech. In effetti queste 911 tutte muscoli costituiscono un autentico concentrato di tecnologie avanzate. Nuova la trazione integrale PTM, nuove le quattro ruote sterzanti, nuovi a gruppi ottici full-Led, nuovo il Porsche active aerodynamics che consente di modificare l'aerodinamica della vettura grazie alla combinazione tra lo spoiler anteriore retrattile e quello posteriore, entrambi regolabili su tre posizioni per scegliere l'assetto più conveniente, spaziando tra quello che ottimizza l'efficienza riducendo consumi ed emissioni e quello orientato alle prestazioni estreme. Una soluzione che da sola ha permesso di abbassare di 2 secondi il tempo sul giro sull'impegnativo e leggendario Circuito Nord del Nürburgring.

Sterzata «globale». Il sistema di sterzatura dell'asse posteriore contribuisce a enfatizzare entrambe le vocazioni della 911 Turbo. L'anima docilmente cittadina fino a 50 km orari vede le ruote posteriori sterzare in direzione opposta rispetto alle anteriori, determinando un accorciamento virtuale del passo di 250 mm, a tutto vantaggio della maneggevolezza e dell'agilità. Sopra gli 80 all'ora il processo si capovolge, le quattro ruote sterzano nella medesima direzione «allungando» il passo di 500 mm, incrementando in misura molto significativa la stabilita alle alte velocità.

La meccanica. Il motore è il 6 cilindri 3.8 doppio turbo a iniezione diretta di benzina in grado di erogare 520 cv che diventano 560 nel caso della versione S, sulla quale sono di serie anche il sistema antirollio Pdcc (al debutto sulle 911 turbo) e lo Sport Chrono Package che comprende tra l'altro i freni carboceramici. Entrambi i modelli sono disponibili esclusivamente con il cambio PDK doppia frizione a 7 rapporti. L'introduzione dello start/stop di serie, il ricorso alle tecnologie di costruzione leggera, il nuovo management termico di motore e cambio e le varie tecnologie di miglioramento dell'efficienza energetica hanno permesso di conciliare l'incremento delle performance (la S si spinge fino a 318 km all'ora) con la riduzione di consumi ed emissioni, calati del 16% rispetto alla generazione precedente.

I prezzi. Anche se le consegne delle nuove 911 Turbo non cominceranno prima di settembre, le vetture posso essere già ordinate con un listino dei 165.772 per la versione meno potente, che diventano 199.531 nel caso della S, caratterizzata da equipaggiamenti più ricchi, tra i quali spiccano i sedili sportivi adattativi con memoria e 18 possibilità di regolazione. Tra i vari dispositivi che entrano nella nuova gamma ci sono il cruise control adattativo gestito dal radar e la telecamera che riconosce la segnaletica stradale e i limiti di velocità.

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Mercoledì 15 Maggio 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 16:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA