La Range Rover Sport di nuova generazione annuncia prestazioni stradali da vera supercar

La poderosa Range Sport scalda i muscoli:
dopo l'estate da 67 mila euro

di Nicola Desiderio
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SOLIHULL - La nuova Range Rover Sport partirà da 67mila euro e sarà disponibile per le prime consegne dopo l’estate completando così la gamma dopo l’arrivo della nuova Classic in gennaio e la piccola Evoque, il cui successo continua ad essere travolgente. Dunque dopo il debutto ufficiale all’ultimo Salone di New York, anche il secondo modello in ordine di importanza e grandezza di Land Rover sarà a listino andando a rafforzarne le vendite che nel 2012 hanno visto risultati entusiasmanti con 304mila unità in totale, il 36% in più rispetto all’anno precedente con un lusinghiero +28% nel primo trimestre del 2013.

Un successo che vuole ripetersi. La Range Sport di prima generazione ha venduto oltre 400mila esemplari dal 2005, anno nel quale ha debuttato, idealmente come costola della Range Rover Classic e tecnicamente come derivativo della Discovery. Stilisticamente il germoglio era invece arrivato un anno prima al NAIAS di Detroit con la presentazione della Stormer, un concept che prefigurava l’arrivo di un modello più sportivo, un carattere enfatizzato dalla carrozzeria a 3 porte, elemento ripreso dalla prima Range del 1970, ma non trasferito al modello di serie. Il restyling del 2010 le ha dato ulteriore carattere e maggiore differenziazione, soprattutto dal punto di vista tecnico e dell’abitacolo. La Range Rover Sport è lunga 4,85 metri, dunque più corta della Classic di 15 cm e con uno stile che mescola molti elementi della Evoque.

L’alluminio per essere più Range e più Sport. La Range Rover Sport di seconda generazione nasce invece sul solco tecnico inaugurato dalla nuova Range Rover condividendo lo stessa fabbrica di Solihull, impianto storico completamente rinnovato nei macchinari e nei processi. Dunque scocca portante interamente in alluminio con un abbattimento del peso complessivo di 420 kg e un conseguente guadagno nell’efficienza che va dal 7% al 24%. La Sport non è però semplicemente una Classic travestita perché ben il 75% dei componenti è specifico e il suo sviluppo è stato portato avanti in parallelo con la sorella su due fogli bianco, messi sul tavolo per la prima volta nel 2008. Altra differenza e prima assoluta per una Range sarà la possibilità di avere in alternativa la trazione integrale senza il riduttore. In questo caso il sistema si avvale di un differenziale centrale meccanico di tipo Torsen al posto del giunto con frizione multidisco a controllo elettronico. Altra particolarità per la Sport è il differenziale posteriore attivo, già adottato dopo il restyling nel 2010, ma di nuovo tipo. Il sistema di controllo Terrain Response 2 consente di adattare la risposta dell’intera vettura al tipo di fondo e, così come sulla Classic, può riconoscerlo automaticamente con la nuova posizione Auto.

Come la Range, oltre la Range. Altra specificità è la disponibilità dell’abitacolo a 7 posti con i due sedili a scomparsa dotati di un raffinato comando elettrico e arricchiti di tutti i comfort dovuti al passeggero di una Range Rover, anche se in terza fila. La nuova Sport è inoltre più spaziosa, soprattutto dietro, mentre davanti esprime ancora di più la propria sportività con un’ergonomia dei comandi semplificata, la strumentazione su display TFT da 12,3 pollici, lo schermo centrale da 8 pollici a sfioramento del tipo dual view e una prima assoluta per una Range: l’head-up-display a colori con tecnologia laser. Trasferito di peso dalla Classic anche tutto il corredo tecnologico per il comfort e la sicurezza. Riconoscimento dei segnali, sistema di parcheggio semiautomatico, controllo dell’angolo cieco e del superamento della linea di carreggiata, sistema di visione perimetrico, cruise control con funzione di arresto automatico o il sensore che misura la profondità del guado senza contare il sistema audio Meridian da 1.700 Watt e 23 altoparlanti, il climatizzatore a 3 o 4 zone, il wi-fi e altro ancora. I cerchi ruota vanno da 19 a 22 pollici.

Motori V6 e V8, poi l’ibrido e persino un 4 cilindri. Il lancio commerciale ci sarà dopo l’estate nei 169 paesi dove il marchio inglese è presente e le motorizzazioni disponibili saranno a benzina e a gasolio, ma quest’ultime saranno naturalmente le più gettonate. Si parte dal V6 biturbo da 258 cv – ma in onore al fisco italiano per noi sarà depotenziato a 249 cv – o da 292 cv. Unico motore a benzina disponibile per l’Italia sarà quello di punta: il V8 5 litri Supercharged con compressore volumetrico da 510 cv, ma in altri paesi ci saranno anche l’aspirato da 375 cv e anche il nuovo V6 3 litri con compressore da 340 cv. Tutti sono ad iniezione diretta, hanno lo stop&start e sono accoppiati al cambio automatico a 8 rapporti con modalità sequenziale. In arrivo il diesel V8 4.4 da 339 cv, la ibrida diesel 3 litri che promette emissioni di CO2 pari a 169 g/km e persino una versione con motore 4 cilindri che avrà un peso inferiore alle 2 tonnellate.

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Venerdì 17 Maggio 2013 - Ultimo aggiornamento: 10-02-2023 05:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA