La Porsche Panamera Turbo, una comoda 4 porte da oltre 500 cavalli

Porsche Panamera, piacere di guida
sulle strade della Coppa d'Oro

di Antonino Pane
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CORTINA D'AMPEZZO - Sul tasto c'è scritto Sport Plus, basta premere e assapori le sensazioni forti della pista. Al volante, la voglia di dominare l'asfalto è totale: colpo di sterzo, giù il pedale dell'acceleratore, le quattro ruote mordono all'unisono, sempre in traiettoria, senza sbavature. E ci riprovi al tornante successivo e poi all'altro e all'altro ancora. Man mano che il feeling ti dimentichi completamente che sei al volante di una berlina, una berlina sportiva, ma una berlina con quattro porte. Porsche Panamera Turbo: eleganza, stile, potenza. Il tastino è andato giù tra Canazei a Passo Sella tra lago Carezza e Moena, tra Agordo e passo Duran: tratti di dieci, venti chilometri con la migliore visibilità, ci hanno consentito di piggiare sull'acceleratore con più decisione: un piacere inebriante, unico.

Far andare i 520 cavalli sulle strade di montagna ti riporta alle sensazioni forti delle grandi gare in salita. Non ci sono le balle di paglia nelle curve pericolose; non ci sono le indicazioni dipinte sull'asfalto sullo scalo delle marce: le regine che partecipano alla Coppa D'Oro delle Dolimiti, tra le quali le mitiche Porsche 356 che hanno segnato la storia della Casa di Stoccarda, non ne hanno più bisogno. Vanno su con regolarità e strappano applausi a scena aperta quando affrontano i tornanti con la stessa decisione di quando correvano nelle gare ufficiali. Ma a guardarle, quando sei al volante di una Panarema, sembrano quasi giocattoli.

Non è solo il motore da 4800cc a fare la differenza: l'assetto il cambio automatico a sette rapporti, la possibilità di attivare un sequenziale che, a tocchi rapidi, risponde in frazioni di secondo pronto ad aggredire un tornante in salita, o a rallentare la corsa col freno motore in discesa. E poi la straordinaria coppia: 770 Nm e la possibilità di passare da zero a 100 km/h in meno di cinque secondi. Quando pigi sull'acceleratore con decisione la spinta l'avverti anche nella schiena: la presa sull'asfalto è decisa, rapida, sicura.

E poi il comfort. La Panarema alla straordinaria sportività Porsche somma una abitabilità degna di una grande ammiraglia. Quattro passeggeri e i loro bagagli viaggiano comodi e assecondati dalle innovazioni tecniche più sofisticate: è anche disponibile la ventilazione forzata dall'interno dei sedili che, grazie a microfori nella pelle, evita quella spiacevole sensazione di accumulo di calore durante i lunghi viaggi. Da Cortina a Bolzano, da Merano a Cortina su tutti i cinquecento chilometri del percorso di montagna tracciato per la Coppa D'Oro delle Dolomiti, la Panarema ci ha fatto assaporare tutte le qualità che hanno fatto di Porsche un marchio mitico. L'asperità del percorso ha messo a dura prova anche i freni: la Panarema ha confermato la grande attenzione che Porsche mette nella sicurezza. Anche quando il contachilometri va ben oltre i limiti consentiti basta sfiorare il pedale del freno per avvertire subito l'ottimo dimensionamento dell'impianto.

Sicurezza e anche rispetto dell'ambiente. Panarema e disponibile anche nella versione ibrida: qualche rinuncia sul piano della sportività ripagata con consumi notevolmente più bassi grazie al recupero si chilometri a costo zero che si ottiene quando si va in discesa o in pianura a meno di cento chilometri all'ora. Il passaggio tra i due sistemi di trazione è automatico, te ne accorgi dalla lancetta del contagiri che va giù inesorabilmente quando il percorso e l'acceleratore consentano la trazione elettrica. E tra i passi dolomitici andare in totale silenziosità con una berlina di queste dimensioni è un piacere veramente unico. Occhio ai ciclisti, potrebbero non sentita arrivare.

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Mercoledì 2 Ottobre 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 16:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA