Deciso, ma dolce è il frontale della nuova generazione di Peugeot 308

Peugeot 308, Leone a caccia di record:
c'è un nuovo re sulla strada

di Giampiero Bottino
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MOULHOUSE - Dal modello precedente ha ereditato solo il nome. L'apparente incongruenza -l'attuale 308 non è certo la più indimenticabile delle auto che hanno scandito la lunga storia della Peugeot - segna in realtà l'inizio dell'era della numerazione immutabile alla quale si atterrano i futuri modelli del marchio. La vettura è infatti nuova fino all'ultimo bullone. Non a caso segna l'esordio in casa del Leone dalla rivoluzionaria piattaforma Emp2, destinata in prospettiva a supportare oltre la metà della produzione del gruppo PSA, e cioè le auto e le varianti di carrozzeria con lunghezza compresa tra 4,2 e 5 metri.

Passo avanti. Proprio questa piattaforma modulare leggera e rigidissima è la principale indiziata per l'evidente salto di qualità che accompagna il cambio di generazione. Sul tortuoso e scenografico percorso disegnato tra le vallate e le montagne dei Vosgi la nuova 308 ha esibito un comportamento impeccabile: agile e scattante, equilibrata e sempre prevedibile nelle reazioni, sicura in ogni situazione grazie all'elevata rigidità torsionale e al passo cresciuto nonostante la lunghezza totale diminuita di 2 cm rispetto al modello precedente.

Evoluzione. Il resto lo fanno il look, più moderno e gradevole come vuole il nuovo corso stilistico del brand, e la qualità - percepita ed effettiva - che ha poco da invidiare alle rivali più reputate. E che, per l'attenzione ad assemblaggi e lavorazioni unita alla cura nella scelta dei materiali, ha costituito una piacevole sorpresa per un «peugeottista» di lungo corso come chi scrive.

A caccia di record. Le dimensioni interne generose nonostante la lunghezza inferiore hanno trovato conferma sia nelle impressioni su strada (anche dietro c'è spazio abbondante per gambe e testa), sia nei numeri: il vano bagagli è cresciuto di 40 litri raggiungendo quota 470 litri (che diventano 1.309 abbattendo gli schienali posteriori) e stabilendo il nuovo primato del segmento C. Anche il peso è «best in class», essendo calato di ben 140 kg grazie a una cora dimagrante che ha contribuito non poco all'efficienza complessiva della 308, anch'essa ai vertici della categoria. Se non fosse per l'ingombrante dettaglio chiamato Golf, la nuova compatta del Leone potrebbe tranquillamente aspirare alla corona di regina del segmento C che vale un terzo dell'intero mercato europeo.

La tecnologia. Inoltrandosi lungo la strada indicata dalla 208, anche la sorella più grande adotta il cosiddetto i-Cockpit che comprende l'originale volante di diametro ridotto, la nuova configurazione del quadro strumenti e il grande display centrale da 9,7 pollici che abbiamo apprezzato per l'immediatezza, l'uso facile ed intuitivo e la grande quantità di funzioni che è in grado di gestire. Un po' meno convincente, invece, la rapidità e la precisione del sistema di navigazione, che nel lungo percorso di prova è apparso più volte - seppur brevemente - disorientato.

L'aiuto alla guida. Il ricorso ai proiettori Full Led garantisce una migliore visibilità abbassando il livello dei consumi energetici fino al 50% rispetto ai proiettori alogeni. Ciascun faro anteriore si compone di 31 Led, 13 dei quali costituiscono la firma luminosa alla quale ricorrono oggi tutti i costruttori per rendere immediatamente riconoscibili le loro vetture. Interessante (anche per il prezzo di 650 euro) il Driver Assistance Pack opzionale che comprende il regolatore di velocità attivo, l'allarme per il rischio collisione e soprattutto la frenata automatica d'emergenza attiva a partire dai 25 km all'ora e in grado di scongiurare un impatto - o di ridurne le conseguenze - della cui efficacia ci siamo potuti rendere conto nel corso di un apposito test in pista.

I motori. Moderni ed efficienti, i propulsori di cui può disporre la nuova 308 sono cinque, tre a benzina e due turbodiesel. Tra i primi ci sono il 3 cilindri 1.2 da 82 cv e gli 1.6 turbo THP da 125 e 155 cv, quest'ultimo rivelatosi estremamente brillante nel corso della prova. L'offertya a gasolio è invece costituita dall'1.6 HDi nella versione da 92 cv e in quella e-HDi da 115 cv con Start & Stop di ultima generazione, piacevole da guidare e accreditato di 95 g/km di CO2. Ma la vera rivoluzione ecologica è in programma nella prossima primavera, quando arriveranno i diesel Euro 6 della famiglia Blue HDi in grado di ridurre del 90% gli ossidi di azoto (NOx) e del 99,9% quelle del particolato, con emissioni di CO2 a partire da 82 g/km. Tra i benzina ci sarà invece il 3 cilindri 1.2 in versione Turbo (per la prima volta in casa Peugeot) declinato nei livelli di potenza di 115 e 130 cv.

La gamma. La commercializzazione della nuova 308 partirà in Italia il 21 ottobre con un'offerta articolata nei tre consueti livelli di allestimento Access, Active e Allure ai quali si aggiunge la versione Business messa a punto per soddisfare le necessità delle flotte aziendali e comprensiva tra l'altro dei retrovisori esterni a ripiegamento elettrico, del sistema di navigazione assistita e del Peugeot Connect che tramite apposite applicazioni garantisce una serie di utili servizi in abbonamento. I listini partono da 16.900 euro per l'allestimento Access (l'unico disponibile con il motore 1.2 da 82 cv), da 20.600 per l'Active e da 22.300 nel caso dell'Allure. La versione Business, che offre solo i propulsori turbodiesel, costa 22.100 euro con l'HDi da 92 cv che diventano 1.000 in più quando è abbinata all'e-HDi da 115 cv.

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Mercoledì 2 Ottobre 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 16:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA