Una delle opere artistiche di Anna Laura Di Luggo

A Genova anche l’arte in primo piano: Sea Visions, 7 punti di vista sul mare

di Sergio Troise
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GENOVA - Tra le manifestazioni del 56° Salone nautico di Genova ce n’è una che sin dalla vigilia s’è liberata della definizione riduttiva di “evento collaterale” per entrare a far parte integrante, a pieno titolo, del programma ufficiale degli eventi. E’ la mostra d’arte di Anna Laura Di Luggo, nome ben noto nel mondo della nautica (è consigliere delegato di Fiart Mare, uno dei cantieri italiani di più solida tradizione) che da qualche tempo s’è dedicata con impegno e passione ad un progetto artistico che la coinvolge seriamente.

Un progetto tanto interessante da aver convinto gli organizzatori del Salone a inserirlo nel programma ufficiale della manifestazione, coinvolgendo anche i visitatori e allestendo una mostra di opere tra le quali spicca una scenografica installazione di un’iride gigante e luminosa.

La conferenza di presentazione è in programma martedì 20 settembre alle 14,30 nell’Area VIP del padiglione B, dove farà bella mostra di sé l’opera “Wafes of time” dedicata ai 56 anni di storia del Salone, una installazione che interpreta il legame tra arte e nautica. Saranno presenti, oltre all’artista, la presidente di Ucina Carla Demaria, il professore di sociologia dell’arte Luigi Caramiello, gli attori Daniel McVikar e Alessandro Preziosi e la presentatrice televisiva Valeria Altobelli.

Si chiama Occh-IO/Eye il progetto, incentrato sulla capacità dell’artista di scrutare l’io, ovvero l’anima delle persone che vogliono lasciarsi coinvolgere, attraverso performance fotografiche che catturano l’iride. Nella circostanza specifica, ovvero in occasione del Salone di Genova, Anna Laura Di Luggo ricollega il suo mondo dell’arte a quello della nautica da diporto, e infatti il progetto “Sea Visions in 7 punti di vista” consta di 7 installazioni allestite all’interno dell’area espositiva della fiera ligure.

Collaudata da tempo a considerare l’occhio alla maniera degli antichi, ovvero come “specchio dell’anima”, e dunque in grado di assecondare la sua vocazione da “scout soul” (esploratrice dell’anima), questa volta Di Luggo mette al centro dell’attenzione gli sguardi nell’acqua e sull’acqua. Lo fa lasciandosi aiutare anche da supporti suggestivi, come la storia vera di tre generazioni di pescatori, nell’occasione narrata da Alessandro Preziosi.

I visitatori che lo vorranno potranno mettere i propri occhi a disposizione dell’artista nel padiglione B per una performance fotografica e per una esplorazione dell’anima riservata, su prenotazione, da cui potranno scaturire opere come quelle che l’artista ha già esposto in varie mostre in Italia e all’estero.
 

 

 

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Venerdì 16 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 26-09-2016 16:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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