La Renault Captur utilizza il nuovo pianale della nuova Clio

Anche Renault lancia il Suv da città:
al salone di Ginevra grande show di Captur

di Giampiero Bottino
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MILANO - Si chiama Captur la prima escursione della Renault nel promettente mondo dei crossover/Suv urbani nel quale la maggioranza dei costruttori sembra decisa a misurarsi. Sviluppata sulla base della piattaforma della nuova Clio, la new entry francese farà il suo debutto ufficiale al prossimo Salone di Ginevra in programma dal 7 al 17 marzo.

Lo stile. Come la nuova generazione della Clio, la Captur interpreta la svolta stilistica che la marca francese ha deciso di affidare al muovo responsabile del design Laurens van den Acker. In base alle prime immagini, la vettura esibisce una notevole personalità, sottolineata dalle forme morbide ed equilibrate, che sembrano fatte più per rassicurare che per stupire con dei connotati eccessivamente aggressivi e che vantano tra gli elementi più distintivi il parabrezza fortemente inclinato.

A misura di città. Oltre alle dimensioni compatte particolarmente adatte per districarsi nel traffico convulso degli odierni agglomerati urbani, la vettura punta sull'agilità e sulla buona visibilità garantita dalla posizione di guida rialzata per ribadire la propria vocazione prioritaria. Che è quella di una cittadina pratica e versatile, adatta alle esigenze - anche economiche - della famiglia moderna. Non a caso Benoît Bochard, direttore gamma prodotto dei segmenti A e B, sottolinea lo spirito pratico di questo modello che «porta in sé il DNA Renault».

Polivalenza. Da vero crossover quale è, la Captur - che sarà prodotta nello stabilimento spagnolo di Valladolid - riassume in un'unica auto le caratteristiche di differenti tipologie di vetture. Se l'architettura generale, la generosa altezza dal suolo, le ruote di grandi dimensioni e la protezione sottoscocca fanno pensare a un Suv, la compattezza (la lunghezza è di 4,12 metri) è quella di una vettura di segmento B che punta su agilità e piacere della guida, potendo presumibilmente contare (delle caratteristiche tecniche è stato anticipato solo che le emissioni di CO2 partiranno da 96 g/km) sugli stessi motori moderni e brillanti che si alternano nel cofano della nuova Clio. A questo si aggiungono l'abitabilità e la modularità degli spazi che richiamano esplicitamente al mondo delle monovolume.

Personalità. Tra le caratterizzazione estetiche spicca l'originale tinta bicolore, una soluzione che i costruttori adottano con sempre maggiore frequenza - una moda Fiat che ha fatto scuola - e che nel caso dell'urban crossover francese differenzia il padiglione e i montanti dal resto della carrozzeria. A enfatizzare l'effetto monovolume concorrono i vani portaoggetti disseminati nell'abitacolo, il generoso vano bagagli e la modularità degli interni.

Dotazioni. Tra gli equipaggiamenti disponibili, molto sono emigrati direttamente dai segmenti superiori. È il caso dell'Easy Acces che permette di entrare in auto e di avviare il motore senza bisogno della classica chiave, dell'assistenza alle partenze in salita e dell'aiuto al parcheggio garantita dall'uso combinato della telecamera e del radar. Non manca neppure, ovviamente, l'innovativo Renault R-Link costituito dal tablet touch screen multimediale integrato nella vettura e connesso a internet.

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Venerdì 18 Gennaio 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA