La linea avveniristica della Volkswagen XL1

Volkswagen, la prima auto al mondo
che fa 100 km con meno di un litro

di Giorgio Ursicino
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OSNABRÜK - Il sogno diventa realtà. Fra qualche settimana sarà in vendita la prima vettura prodotta in serie in grado di percorrere 100 chilometri con meno di un litro di carburante. Senza l’incubo dell’autonomia come avviene per le elettriche. La Volkswagen XL1 (un’ibrida-diesel Plug in), infatti, può viaggiare no-stop per 500 chilometri e quindi fermarsi a rifornire in un normale distributore (il pieno si fa con 10 litri di gasolio). Il nuovo gioiello della tecnologia tedesca verrà esposto per la prima volta in pubblico la prossima settimana al salone di Ginevra, mentre la produzione, per il momento in piccola serie, è già iniziata nello stabilimento di Osnabruk, lo storico impianto della Karmann che il gruppo di Wolfsburg ha rilevato qualche anno fa e che ora utilizza per assemblare modelli particolari a produzione non elevatissima (Golf Cabrio, Porsche Boxster, Porsche Cayman e, appunto, la XL1).

L’idea, seguita dalla promessa di realizzarla, era venuta al solito Ferdinand Piech (il nipote del mitico Ferdinand Porsche), il manager che più ha contribuito a cambiare il mondo dell’auto a cavallo degli anni Duemila, inventando l’Audi quasi dal nulla e portando il Volkswagen Group sul tetto del mondo. Piech, che attualmente guida il Consiglio di Sorveglianza di Wolfsburg, negli ultimi anni del secolo scorso decise che era arrivato il momento di realizzare l’auto super ecologica ad alta efficienza (1 litro di carburante per 100 km). Fece realizzare dagli ingegneri (su sue precise indicazioni), un super prototipo (si chiamava 1-liter car) con cui nel 2002 si recò dal suo ufficio di Wolfsburg al meeting annuale dei top manager Volkswagen quell’anno in programma ad Amburgo. Distanza esattamente 100 km, Piech si fece mettere solo un litro di carburante nel serbatoio e lancio la sua sfida: «Se non arrivo, non partecipo al meeting...». Chiaramente arrivò.

Il progetto andò avanti, nel 2007 il timone del Volkswagen Group passo al delfino Martin Winterkorn che mise fra le priorità quella di mantenere la promessa del capo. Nel 2009 arrivò la L1, un’evoluzione della 1-liter, ma molto più industrializzabile. Non convincevano i due posti uno dietro l’altro, tipo moto, per avere un’aerodinamica esasperata. Nel 2011 la svolta: Piech e Winterkorn svelano personalmente il concept XL1 (due posti affiancati, porte ad ali di gabbiano e un discreto bagagliaio) alla prima edizione del salone di Doha alla presenza dell’emiro Al Thani che è anche uno dei principali azionisti del Volkswagen Group (dopo la completa integrazione di Porsche il fondo sovrano del Qatar ha il 17%).

Ora la XL1, ulteriormente affinata, diventa un’auto stradale, ma è solo un primo passo perché l’azienda tedesca ha già annunciato che la stessa motorizzazione della XL1 sarà presto montata sulla up! (una citycar che invece ha una produzione molto elevata) e il consumo sarà di poco superiore al litro per 100 km. Volumi produttivi e prezzo della XL1 (non sarà certo economico, ma in giro per il mondo saranno in diversi a voler essere molto ecologici senza problemi di autonomia) verranno annunciati al motor show svizzero, per il momento la piccola astronavea affascina per il design avveniristico e per le caratteristiche tecniche rivoluzionarie. Il cuore del sistema è chiaramente la motorizzazione, ma per raggiungere un risultato tanto impressionante (0,83 km/litro) chiaramente non basta, serve un’aerodinamica record e tecnologie produttive all’avanguardia.

Il motore è centrale, davanti all’asse posteriore dove c’è la trazione. Un piccolo bicilindrico turbodiesel di 800 cc (ricavato tagliando in due il nuovo TDI della Golf) è accoppiato ad un propulsore elettrico e un cambio automatico Dsg a 7 rapporti (le 2 frizioni diventano 3 per gestire l’elettrico). Il motore termico eroga 35 kW (48 cavalli, 120 Nm di coppia), l’elettrico 20 kW (27 cv, 140 Nm) per un totale di 55 kW. Le prestazioni sono impressionanti, quasi da sportiva. La XL1 accelera da 0 a 100 in 12,7 secondi e potrebbe raggiungere i 200 km/h che sono però limitati a 160 km/h. L’autonomia ad inquinamento zero è di 50 km, quella totale arriva a 500, le emissioni di CO2 sono contenute in 21 gr/km. La XL1 ha i sedili affiancati e le porte ad ali di gabbiano, gli specchietti retrovisori sono sostituiti da telecamere, i finistrini laterali sono in policarbonato, il parabrezza in cristallo sottilissimo per contenere il peso (meno di 800 kg in totale).

La scocca è realizzata in fibra di carbonio con la tecnologia CFK e procedura RTM (finora riservata alle supercar) che consentono di ridurre i costi si si realizzano volumi significativi. Da record anche l’aerodinamica (cx 0,189, mai visto su un’auto in vendita), la XL1 è lunga e larga (cm 388x166) più o meno come una Polo (397x168), ma è più bassa di una Porsche Boxster (115 cm invece di 128). Le ruote (con pneumatici Michelin a bassa resistenza di rotolamento) sono da 15 pollici davanti e 16 dietro, anteriormente e posteriormente ci sono degli space frame in alluminio sviluppati dagli specialisti dell’Audi per assorbire energia in caso d’urto e contribuire a rendere la XL1 un’auto super sicura. L’efficienza è così elevata che per viaggiare a 100 km/h bastano 8,4 cavalli.

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Giovedì 21 Febbraio 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA