DETROIT - Nissan sviluppa il tema che le appartiene di più, quello dei crossover e, dopo aver mostrato di recente la Hi-Cross, ecco la Resonance, il concept presentato al Salone di Detroit che propone nuovi temi stilistici e tecnologici destinati a diventare realtà in un modello non troppo lontano nel tempo.

La Resonance è lunga 4,84 metri, larga 2, alta 1,74 e con un passo di 2,87 metri. Se si guarda a queste quote e all’anzianità dei crossover Nissan, non è allora difficile indovinare che si tratta della Murano di prossima generazione, naturalmente mascherata da alcuni eccessi, così come lo sono i vestiti di alta moda le cui idee si vedranno poi nei normali indumenti del pret-a-porter. I temi fondamentali tuttavia si vedono tutti e sono la calandra con la modanatura a V metallica che si dipana in due linee le quali si sviluppano lungo il cofano, corrono lungo i fianchi e si spengono nei montanti posteriori. Qui il dinamismo è creato dall’angolo fortemente acuto tra il gomito della finestratura e quello della luce a boomerang oltre che dal profilo del tetto che tende a diventare avvolgente verso il lunotto. Di fianco inoltre il dinamismo delle linee viene rimarcato dalle ruote con cerchi da 22 pollici a finitura metallica e dai parafanghi che sembrano muscoli protesi in avanti.

Ancora più crossover. Uno stile dunque senza rivoluzioni, ma ancora più sportivo e slanciato in avanti. Del resto, il team che ha disegnato la Resonance presso il centro stile Nissan di San Diego, in California, sotto la direzione di Shiro Nakamura, vice presidente di Nissan Motor, afferma di essersi ispirato alle scoperte scientifiche più recenti in tema di innovazioni tecnologiche e nei materiali, in tutto quello insomma che esprime il futuro e la fiducia in esso. Altri idee di supporto sono stati l’aerodinamica, la leggerezza e il senso di protezione ispirati dall’idea che i viaggi aerei del futuro avverranno su aerei ipersonici. Il tutto verniciato in una tinat denominata Flare Orange, anche questa ricollegabile ad altre utilizzata da Nissan per i propri modelli, dai crossover alle sportive.

Semplicità, eleganza e tanta tecnologia. L’abitacolo è organizzato come una Vip lounge nella quale i passeggeri sono accolti da un raffinato sistema di benvenuto ad illuminazione sequenziale. I sedili e parte della plancia sono rivestiti in morbidissima pelle con impunture a vista, abbonda anche il legno di colore cinereo, le parti metalliche hanno una sezione robusta e sembrano ricavate dal pieno. Le forme dei pannelli porta ricordano quelle dei parafanghi mentre gli strumenti di bordo sono disposti nei due quadranti dietro al volante e sull’intera consolle centrale che fa da pannello e display con informazioni, il cui livello di importanza è proporzionale alla loro profondità visiva, per offrire un’interfaccia di tipo olografico. Il modello di connessione è quello del cloud computing, ovvero il futuro della personalizzazione dei dati che riguardano la vettura e la guida e che potranno essere impostati e gestiti da qualsiasi terminale.

Un ibrido destinato alla realtà. Guarda al futuro anche il sistema propulsione, un ibrido composto da un 4 cilindri di 2,5 litri bialbero accoppiato a un cambio Xtronic CVT a variazione continua di rapporto di prossima generazione e ad un motore elettrico alimentato da una batteria agli ioni di litio. Gli interventi dei due motori sono regolati dall’elettronica attraverso due frizioni secondo un principio già utilizzato sulla Infiniti M35h anche se con un diverso tipo di cambio. Ad ogni modo, il sistema ibrido specifico della Resonance è destinato sicuramente ad entrare in produzione visto che è stato applicato ad altri concept, se non sulla prossima Murano, su altri modelli del gruppo. Frattanto il crossover di punta del marchio giapponese, la cui seconda generazione è prodotta dal 2008, dovrebbe fare lezione della Resonance già dal 2014.