L'Alfa Romeo 4C bianca, un'alternativa vista al salone dopo le prime foto in cui era rossa

Motore centrale, trazione posteriore:
4C, parte il rilancio dell'Alfa Romeo

di Giampiero Bottino
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GINEVRA - Trazione posteriore, tanti cavalli e tanta, tanta bellezza. Insomma, una vera Alfa Romeo, dinamica e compatta. È la 4C, grande protagonista dello stand Alfa al Salone di Ginevra. Una vettura che si riallaccia alle più pure tradizioni del marchio, come si conviene a un modello atteso alla sfida più difficile: riportare la bandiera del Biscione al di là dell'Atlantico, riguadagnare la fiducia di un mercato che non ha mai smesso di pensare alla casa di Arese come a un'autentica icona di sportività.

I materiali. Sviluppata attingendo a piene mani alle soluzioni sperimentate sulla 8C che proprio a Ginevra aveva destato enorme impressione nel 2011, la nuova supersportiva Alfa è stata sviluppata, per essere prodotta nello stabilimento Maserati di Modena, facendo ampio ricorso ai materiali leggeri più evoluti, a cominciare dal carbonio e dall'alluminio. Tutto in alluminio, per esempio, è il 1750 Turbo a benzina da 240 Cv che, grazie appunto alla costruzione leggera, ha permesso di raggiungere un rapporto peso/potenza di 4 kg/cv, valore all'altezza di un'autentica supercar.

Il cambio. Ovviamente la trasmissione doveva essere all'altezza delle ambizioni della vettura. I tecnici Alfa hanno optato sull'innovativo cambio automatico a doppia frizione a secco Alfa TCT che si colloca ai vertici della categoria in termini tanto di peso quanto di velocità nel passaggio da una marcia all'altra. Quando si opta per la gestione manuale, il cambio può essere azionato in modalità sequenziale tramite le classiche alette collocate dietro il volante. Per esaltare la sportività della 4C durante l'impiego in pista il selettore DNA che consente di modificare gli assetti della vettura a seconda delle condizioni d'uso è stato arricchito della modalità «Race» in aggiunta alle consuete Dynamic, Natural e All Weather.

Damigelle. La nuova arrivata è il principale, ma non certo l'unico, motivo di attrazione della stand Alfa. Le fanno compagnia due versioni particolarmente accattivanti della MiTo: la SBK Serie Speciale e la SBK Limited edition 1.4 170 cv QV, due versioni a tiratura limitata realizzate per celebrare la partecipazione dell'Alfa Romeo al campionato Supebike come fornitore delle Safety Car ufficiali. La prima è disponibile con tutte le motorizzazioni della gamma MiTo a eccezione dei benzina 1.4 da 70 e 170 cv, ma con l'aggiunta dell'1.4 Turbo da 135 cv e 230 Nm di coppia abbinato al cambio doppia frizione a secco Alfa TCT. La seconda, realizzata sulla base della Quadrifoglio Verde, verrà prodotta in soli 200 esemplari numerati.

Citazione. Anche la Giulietta, che viaggia sempre sulla cresta dell'onda, ha un ruolo significativo al salone, dove si presenta con due versioni caratterizzate da denominazioni che hanno avuto un posto importante nella storia della marca. La versione Veloce, per esempio, rievoca un nome glorioso che risale al 1056, cioè all'anno di nascita della prima Giulietta di cui andò a identificare una versione particolarmente brillante. La QV Sportiva fa invece riferimento al mitico Quadrifoglio Verde ed è di conseguenza disponibile con le motorizzazioni più adatte a esaltare il piacere della guida: i Turbo a benzina 1.4 da 120 cv e 1.4 MultiAir da 170 cv, piuttosto che i turbidiesel 1.6 e 2.0 Multijet da 105, 140 e 170 cv, di cui quest'ultimo disponibile anche con il cambio TCT.

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Mercoledì 13 Marzo 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:37 | © RIPRODUZIONE RISERVATA