La Renault Clio RS ha mostrato tutte le sue qualità nel test effettuato nel Sud della Spagna

Renault Clio RS, una belva francese:
docile su strada, cattivissima in pista

di Sergio Troise
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GRANADA - La Renault Clio RS EDC, versione sportiva della citycar francese di quarta generazione, sarà in vendita in Italia dal 20 aprile al prezzo, già fissato, di 23.500 euro (1000 in più per il più cattivo allestimento Cup). Noi l’abbiamo vista e provata in anteprima, sia su strada (oltre 200 chilometri nei dintorni di Granada), sia in pista (sul circuito spagnolo di Guadix). E possiamo dirvi che è una piccola belva da 200 cavalli capace di conciliare al meglio spirito sportivo e tranquillo uso quotidiano. Non per niente in Renault parlano di “temperamento di fuoco in un guanto di velluto”. E si dicono certi di andare incontro al successo che tradizionalmente ha accompagnato le versioni sportive della Clio, dalla indimenticata Williams a tiratura limitata del 1990 alla RS 2.0 litri appena uscita di scena.

Tra le armi usate per colpire la fantasia degli appassionati del ramo, una serie di ritocchi estetici e funzionali che vanno al di là dei contenuti tecnici e delle stesse prestazioni esplosive. Ecco allora minigonne e paraurti specifici, doppio terminale di scarico, diffusori, nuovi cerchi in lega, pedaliera in alluminio, interni con nuovi sedili avvolgenti, cuciture in rosso e una serie di gadget più o meno utili come le lancette del contagiri e l’indicatore del carburante con un’animazione da videogioco, il dispositivo per scegliere il sound del motore preferito e il rivoluzionario R-Link, nuovo sistema multimediale di Renault che batte tutti i record di funzioni e di connettività.

Molte le novità nel progetto di Renault Sport. A differenza della versione uscente, che aveva tre porte e motore 2.0 litri aspirato, la nuova Clio RS ha carrozzeria a cinque porte e motore 1,6 litri turbo. Inoltre viene utilizzato per la prima volta un cambio automatico/sequenziale doppia frizione EDC a 6 marce. Le prestazioni restano al top (0-100 in 6,7 secondi, chilometro da fermo in 27,1, velocità massima 230 km/h), ma migliorano un po’ il comfort e la versatilità d’uso. Per questo viene pagato un piccolo prezzo al comportamento dinamico in condizioni estreme (leggi pista). L’auto è un tantino meno esasperata della versione uscente e adattata alla guida sulle strade di tutti i giorni, dove si rende necessaria una certa “morbidezza” degli ammortizzatori, influenzata dai fine corsa idraulici di compressione. In compenso non mancano l’allestimento Cup ed alcune chicche stimolanti come il Launch-Control per partenze brucianti; il computer di bordo che fornisce una telemetria ispirata alla Formula 1, e l’incredibile simulatore di suoni che – come detto - riproduce, a scelta di chi guida, il rumore preferito: tra le opzioni, c’è anche quello della leggendaria Renault Alpine A/110.

Il nuovo motore 1.6 da 200 cavalli è un 4 cilindri turbo a iniezione diretta. Frutto dell’alleanza Renault/Nissan, in questa configurazione allestita dagli specialisti di Renault Sport Technologies sviluppa una coppia di 240 Nm già a 1750 giri. Ciò consente una guida “facile” sui normali percorsi cittadini e stradali, dove la Clio RS può assicurare anche consumi contenuti: la Casa dichiara addirittura 6,3 l/100 km (CO2 a 144 Gr/km) con una riduzione del 25% rispetto al “vecchio” 2.000 (circa 2 litri in meno). Un valore forse un po’ ottimistico, che tuttavia non interessa chi porta l’auto in pista. Dove la cavalleria si scatena con una progressione che regala sensazioni entusiasmanti e benefiche scariche di adrenalina.

Tre i settaggi possibili: Normal, Sport e Race. Il terzo è quello giusto per trasformare la citycar francese in una belva tuttagrinta. Basta tenere schiacciato un pulsante per qualche secondo e il gioco è fatto: cambiano la mappatura della trasmissione, del motore, del servosterzo, dell’Esp e dell’Asr. In configurazione Cup, inoltre, l’auto adotta cerchi da 18” (invece che da 17”), si abbassa di 3 mm, ha uno sterzo più diretto e adotta molle delle sospensioni più rigide del 15%. Ma forse, qui, si poteva osare di più: ad andature “da pista”, infatti, il sottosterzo sottrae precisione in curva, mentre le accelerazioni in uscita diventano un po’ problematiche per la mancanza di motricità: un problema dovuto alla mancanza di un differenziale autobloccante meccanico, al quale rimedia solo in parte il sistema elettronico collegato all’Esp. Il comportamento del nuovo cambio è soddisfacente sia in “salita” che in scalata, anche se paddles un po’ più grandi sarebbero assai graditi. Buoni i freni, con dischi di grandi dimensioni (320 mm, come sulla Laguna V6), tra l’altro esteticamente impreziositi da pinze rosse assai vistose.

La domanda delle piccole sportive in Europa si è tenuta abbastanza vivace almeno fino al 2011, poi ha dovuto cedere ai colpi della crisi, che soprattutto in Italia ha colpito duro. Ciò detto, l’offerta rimane ricca e, sia pure negli angusti confini di una nicchia di mercato, non mancano proposte stuzzicanti. Prodotta nello storico stabilimento di Dieppe, in Normandia, la nuova Renault Clio RS EDC andrà dunque a misurarsi, più o meno direttamente, con molte rivali, tra le quali spiccano Mini John Cooper Works, Citroen DS3 Racing, Opel Corsa OPC, Punto e 500 Abarth, Alfa Mito Quadrifoglio Verde e Volkswagen Polo GTI.

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Domenica 31 Marzo 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:44 | © RIPRODUZIONE RISERVATA