NIZZA - In casa Volkswagen è tempo di scoperte. Sotto il tiepido sole di una splendida giornata mediterranea che anticipava la primavera (si spera) imminente, la casa di Wolfsburg non ha solo presentato la versione Cabrio del nuovo Maggiolino, ma anche la più muscolosa declinazione della nuova Golf nella variante a cielo aperto.

Inedita. Si tratta di un debutto assoluto. Fino a oggi, infatti, la R che contrassegna le Volkswagen ad alte prestazioni aveva caratterizzato soltanto le Golf con carrozzeria chiusa. Con la settima generazione della regina dell'auto europea, invece, anche gli amanti delle auto con tetto apribile potranno assaporare le emozioni che le new entry si è dimostrata capace di elargire a piene mani. Ne abbiamo avuto la prova mettendoci al volante della nuova Golf R Cabrio sulla Costa Azzurra, tra i tormentati tracciati delle «corniche» e l'Escota, l'autostrada che corre tra i suggestivi e solari paesaggi di questo bellissimo angolo di Francia.

Sportività. Poiché - R o non R - si tratta pur sempre di una Golf, per di più sviluppata sulla più moderna piattaforma del gruppo VW. L'equilibrio generale che da sempre caratterizza questo inossidabile modello e che rappresenta la prima garanzia di un comportamento dinamico ineccepibile non viene certo meno nella versione più performante della famiglia. L'eccellenza dell'assetto contribuisce anzi ad assaporare fino in fondo, ma sempre con la confortante sensazione di avere tutto sotto controllo, le accelerazioni brucianti garantite dai 265 cv e 350 Nm di coppia massima del 2.0 turbo a iniezione diretta di benzina.

Muscoli soft. Abbiamo parlato solo dell'accelerazione (quella 0-100 richiede solo 6,4 secondi) perché la velocità massima, che raggiunge i canonici 250 km orari limitati elettronicamente, supera i limiti della ragionevolezza su un percorso che anche nei tratti più filanti è sempre piuttosto affollato, senza contare che in Francia con i limiti non si scherza. Più che la ricerca di improbabili performance, la prova della R ci ha permesso di apprezzare la fluidità di marcia, gli scatti brucianti che - accompagnati da un rombo intrigante mai troppo invasivo - permettono si liquidare in un battito di ciglia anche i sorpassi più problematici, l'eccellente intesa tra il 4 cilindri e il cambio automatico DSG doppia frizione che garantisce passaggi di marcia rapidi e privi di incertezze. Il tutto senza sentirsi troppo in colpa né con l'ambiente (le emissioni di CO2 sono di 190 g/km) né con il portafogli, come confermano gli 8,2 litri per 100 km nel ciclo combinato.

All'aria aperta. Tutte queste emozioni vanno di pari passo con la sfiziosità propria, quando il clima lo consente, di un'auto decapottabile. Il tetto in tela di alta qualità della Golf R Cabrio è dotato di un sistema di azionamento automatico che ne consente l'apertura in soli 9 secondi, mentre per la chiusura occorrono 2 secondi in più. Accanto all'assetto ribassato e agli altri accorgimenti tecnici necessari per assecondare il temperamento esuberante della vettura, figurano la dotazioni degne della versione che si colloca al vertice della gamma di riferimento, compresi i fari bi-xeno, con le luci diurne e i gruppi ottici posteriori in tecnologia a Led.

Auto on demand. Considerate le difficoltà del momento e la ristretta nicchia che - anche nei tempi migliora - è rappresentata in Italia dalle auto scoperto, un modello particolare come la più potente delle Golf Cabrio non può certo attendersi numeri particolarmente significativi. Si tratta sostanzialmente di una vettura per affezionati, e come tale ha deciso di trattarla Andrea Alessi, responsabile del marchio per l'Italia: la R Cabrio non sarà neppure inserita nel listino ufficiale, ma arriverà in Italia solo su ordinazione al prezzo indicativo di 45.000 euro.