La terza generazione di Audi TT esposta al salone di Ginevra

Audi TT, arriva la terza generazione:
stile inconfondibile, alta tecnologia

di Sergio Troise
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GINEVRA - Originale. Così era l’Audi TT di prima generazione presentata nel 1998. E così è la TT di terza generazione, definita ormai in tutti i dettagli e presentata al Salone di Ginevra, ma non ancora omologata e dunque non ancora pronta ad entrare nel listino ufficiale della casa di Ingolstadt. Sotto i riflettori del Palexpo è stato però possibile ammirarne lo stile rinnovato e, soprattutto, scoprirne i contenuti hi-tech, che rappresentano il meglio del robusto restyling.

Personalità inconfondibile. I designers tedeschi hanno ripreso dunque molte delle fortunate intuizioni della prima TT (confermate sulla seconda serie), ma l’aggiornamento ha conferito un forte contenuto di innovazione, sia all’esterno che all’interno. Ciò che resta, della prima TT, è la compattezza (le misure fondamentali non sono cambiate) sottolineata dalla linea di cintura alta e dai parafanghi bombati; resta anche la finestratura sottile, mentre cambia il frontale, con la calandra single frame ora più ampia e più piatta, e con i quattro anelli del marchio Audi ora posizionati sul cofano: una soluzione inedita per la TT, che richiama la supersportiva R8. Sul fontale si fanno notare anche i nuovi fari, piatti, xeno plus di serie ma disponibili anche con l’innovativa tecnologia Matrix Led. Quanto alla coda, con spoiler incassato (esce automaticamente a 120 km/h) resta corta, in perfetto stile TT, anche se qualche dettaglio la fa sembrare un tantino più slanciata. A conferire un minimo di slancio in più c’è il lieve allungamento del passo (2505 mm, 37 più del modello precedente), mentre gli sbalzi sono molto corti.

Costruzione leggera. Nel 2006, con la seconda generazione, il peso della TT era stato ridotto di ben 90 kg. Oggi ne sono stati tagliati altri 50, portando il totale a 1230. Come è stato possibile? Sviluppando la tecnica costruttiva ASF (Audi Space Frame) che prevede impiego massiccio di alluminio e acciai speciali per la carrozzeria, e non solo. Il pianale è realizzato in leghe d’acciaio ad alta e altissima resistenza; le sospensioni (anteriori McPherson, posteriori a quattro bracci) sono in alluminio. Sorprendente la riduzione di peso ottenuta sui freni anteriori (in alluminio a pinza fissa): ben 5 kg, esattamente quanto si è guadagnato sui sedili. In lega leggera anche i nuovi cerchi, disponibili nelle misure da 17 a 20 pollici.

Interni sportivi e funzionali. La TT di terza generazione cambia anche nell’abitacolo, dove si fa notare la nuova plancia portastrumenti, dalla struttura estremamente sottile, che vista dall’alto ricorda l’ala di un aereo. Ma la novità più importante è il virtual cockpit, ossia la combinazione in un’unica unità digitale centrale della strumentazione multifunzione e del monitor MMI. Il display misura ben 12,3 pollici, i comandi possono essere dati in modalità touch o vocale. Il nuovo volante multifunzione ha la corona appiattita nella parte inferiore e, sulla più dotata versione TTS, include quasi tutte le funzioni. Tutti gli elementi della strumentazione sono orientati al conducente, in linea con il carattere sportivo dell’auto. I sedili, più bassi, dispongono di poggiatesta integrati e, su richiesta, di regolazione pneumatica dei fianchetti dello schienale.

Motori potenti ed efficienti. Abolito il motore entry level da 1,8 litri, per le nuove TT e TTS sono disponibili solo tre motori 2.0 litri turbo a quattro cilindri, iniezione diretta, con potenza compresa fra 184 e 310 cv. Il sistema Start&Stop è di serie e, secondo le anticipazioni della Casa, “tutti i propulsori, benzina e diesel, coniugano al meglio potenza ed efficienza e rispettano la normativa Euro 6”. Interessanti i valori dichiarati per la TT 2.0 TDI con cambio manuale e trazione anteriore: con una potenza di 184 cv e una coppia massima di 380 Nm, accelera da 0 a 100 km/h in 7,2 secondi e raggiunge una velocità massima di 235 km/h. Il tutto con un consumo di appena 4,2 litri ogni 100 km e con emissioni di CO2 limitate a 110 g/km. Al miglioramento dell’efficienza contribuisce certamente il sistema Audi Drive Select, che nella modalità Efficiency consente al cambio S-tronic di inserire la posizione folle non appena si alza il piede dall’acceleratore. Non mancano, comunque, i paddles al volante, graditi a chi non ama “lasciar fare” all’auto.

A benzina va più forte. Il motore a benzina della nuova TT sviluppa una potenza di 230 cv/370 Nm: con cambio manuale a sei marce e trazione anteriore passa da 0 a 100 km/h in 6,0 secondi; la velocità massima dichiarata è di 250 km/h (limitata elettronicamente). Con cambio S-tronic a sei marce e con trazione integrale quattro, resta immutata la velocità massima, sempre limitata elettronicamente a 250 km/h, mentre l’accelerazione sullo 0-100 avviene in 5,3 secondi e i consumi aumentano a 6,8 litri ogni 100 km, con emissioni allo scarico di CO2 a 159 gr/km.

La versione TTS. E’ la variante più spinta della nuova TT, in grado di raggiungere prestazioni quasi da supercar, passando da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi, mentre la velocità massima è sempre limitata elettronicamente a 250 km/h. Il suo 2.0 TFSI sviluppa in questo caso 310 cv e genera una coppia di 380 Nm da 1.800 a 5.700 giri. Il cambio manuale è di serie; all’opzione S-tronic viene abbinato il Launch Control che consente una partenza assistita da fermo con il massimo di accelerazione. Gli ingegneri Audi tengono ad informare che sulla TTS cambia anche il sound allo scarico (due uscite sulla TT “normale”, quattro sulla TTS), diventando più forte e coinvolgente, da sportiva autentica. Rispetto alla TT cambiano anche alcuni dettagli estetici e l’assetto risulta ribassato di 10 mm.

La trazione quattro. Punto forte della nuova Audi TT è la trazione integrale quattro, disponibile in alternativa alla sola trazione anteriore. Basato sulla consolidata esperienza maturata a Ingolstadt, il sistema è stato ulteriormente sviluppato, ottenendo tra l’altro anche una riduzione di peso di 1,5 kg. E’ stato riprogettato il software, per rilevare esattamente la possibile distribuzione del momento di coppia fra l’asse anteriore e quello posteriore, in relazione alle condizioni ambientali e al comportamento del conducente. Ovviamente c’è la possibilità di scegliere tra le modalità Auto e Dynamic, in modo da assicurare anche un certo fun-drive a chi sta al volante. E non manca la possibilità di regolare l’assetto tramite l’Audi Magnetic Ride, che prevede tre diverse opzioni: Comfort, Auto e Dynamic. Da sottolineare che lo sterzo è elettromeccanico e dunque dovrebbe adattare la propria azione in base alla velocità.

Gamma da definire. In linea di massima la nuova TT sarà disponibile negli allestimenti normale e S, con trazione anteriore o integrale quattro e con allestimenti diversi a seconda dei mercati. Sicuramente arriverà anche una versione Cabrio, così come è certo sin da ora che saranno disponibili tutti i più avanzati sistemi di assistenza alla guida in funzione della sicurezza e del comfort, con abbondanti dosi di tecnologia avanzata per connettività e infotainment. Ma tutto è ancora provvisorio, in quanto a Ginevra è stato spiegato che sono ancora in corso le omologazioni e dunque è di là da venire anche la definizione della gamma Italia. Ciò detto, è probabile che l’auto arrivi da noi nel giro di qualche mese, con un listino compreso, orientativamente, tra 40.000 e 65.000 euro.

Il concept per la pista. Accanto alle nuove TT e TTS, Audi ha presentato a Ginevra anche la showcar TT quattro Sport Concept, studio avanzato di “sportiva pura”, con la potenza del 2.0 TFSI portata a 420 cv. Mirata alle prestazioni estreme, è un prototipo dedicato a clienti/piloti che amano usare l’auto anche in pista. “Con questa showcar – ha dichiarato Ulrich Hackenberg, membro del consiglio di amministrazione per lo sviluppo tecnico di Audi AG - vogliamo dimostrare le possibilità offerte dalla tecnologia della nuova TT se portata a un livello di sviluppo superiore.”

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Giovedì 6 Marzo 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA