Mini, un concept sorprende Ginevra: la prossima Clubman sarà maxi

Mini, un concept sorprende Ginevra:
la prossima Clubman sarà una maxi

di Giampiero Bottino
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GINEVRA - Continueremo ancora a chiamarla Mini? La domanda sorge spontanea dopo aver visto al Salone di Ginevra una delle future componenti della famiglia presentata con l'etichetta di concept, bella nel look e convincente nei contenuti, ma ormai avviata verso dimensioni che sembrano addirittura in contraddizione con il nume stesso del mitico brand inglese rinato sotto l'egida della BMW.

In un momento in cui tutti i costruttori si affannano a sbandierare le cure dimagranti alle quali sottopongono le nuove generazioni dei loro modelli, la Mini Clubman Concept svelata in Svizzera ha compiuto il percorso esattamente opposto: la lunghezza rispetto all'omonimo modello attuale è aumentata di ben 27 cm, raggiungendo il cospicuo (per una Mini) valore di 4.223 mm, mentre la larghezza è cresciuta di 17 cm.

La crescita dimensionale conferisce alla vettura una presenza su strada decisamente più importante, avallata tra l'altro dalle quattro porte vere che anche a prima vista offrono la sensazione di un'abilità davvero degna di una generosa station wagon, rinunciando all'escamotage, originale ma tutto sommato non particolarmente comoda, della mezza portiera posteriore ad apertura controvento che caratterizza il lato destro della Clubman attuale. A giudicare dal concept, la prossima generazione basata sull'architettura e sulla meccanica della nuova Mini manterrà invece le due classiche porte posteriori, che hanno rinunciato alla cornice in lamiera e inglobano i generosi gruppi ottici a effetto 3D che danno accesso al generoso vano bagagli.

Scherzi a parte, pur avendo cambiato taglia, una Mini resta sempre inequivocabilmente Mini. Lo conferma il frontale con la classica calandra esagonale e gli altrettanto immancabili fari rotondi che tradiscono una lavorazione più precisa e una qualità più elevata. Innovativo lo spoiler posteriore sdoppiato, un doppio labbro che sporge dal tetto integrando al centro la terza luce di stop, con un esplicito riferimento alle vetture di Formula 1.

Moderno e intrigante, ricco di particolari che su qualsiasi vettura di un altro marchio, ma non su una Mini, sembrerebbero impossibili da trasferire alla produzione di serie, l'abitacolo trasuda originalità ed eleganza giovane, con la sezione superiore della plancia che sembra quasi sospesa grazie all'effetto olografico del grande display centrale. Bella e innovativa la superficie traslucida sulla consolle centrale, attorno alla leva del cambio automatico (almeno all'apparenza, visto anche non sono state fornite informazioni sulla meccanica), davanti alla quale si trova un comodo vano portaoggetti, ideale per accogliere ad esempio il cellulare.

Ovviamente evolute la possibilità offerte dal sistema di infocomunicazione Mini Connected di cui il consueto Center Instrument rotondo di 20 cm di diametro rappresenta il cuore e l'elemento più distintivo: i simboli sullo schermo tattile vengo spostati in uno spazio tridimensionale, attivando numerose funzioni e accedendo tramite la connessione online alle informazioni più importanti in base alla situazione del momento e alle scelte del guidatore. Sul tunnel centrale si nota la presenza di tre interruttori definiti «intelligenti» perché le loro funzioni possono essere liberamente programmate dall'utente. Realizzati in materiale gradevole al tatto e caratterizzati da una superficie che li rende facilmente distinguibili, possono essere utilizzati anche al buio senza correre il rischio di sbagliarsi.

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Sabato 15 Marzo 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA