Brilla in Italia e in Europa, Toyota un fenoneno ibrido. Si rafforza la soluzione plug-in e quella a 48 V su Hilux e Land Cruiser
Brilla in Italia e in Europa, Toyota un fenoneno ibrido. Si rafforza la soluzione plug-in e quella a 48 V su Hilux e Land Cruiser
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I numeri parlano chiaro per Toyota: mentre in Europa il mercato stagna (+0,7%) lei sale del 15,4% e la sua quota passa dal 6,5% al 7,4%; in Italia, con un misero 1% complessivo a tenere ancora viva la speranza che l’anno si chiuda in pareggio, le Tre Ellissi crescono del 25,8%, raggiungono una quota del 7,7% e diventano il secondo marchio più venduto e il primo straniero. E non è un caso che nei primi 10 mesi a mostrare la crescita maggiore tra i tipi di alimentazione (+19%) sia il full-hybrid, il cavallo di battaglia di una casa che nel 1997 anticipò tutti, compiendo una scelta ben precisa, ed oggi predica un approccio multi-tecnologico verso la decarbonizzazione, dove l’elettrificazione si declina anche in ibrido-plug-in, elettrico e fuel cell a idrogeno e l’obiettivo di sottrarre CO2 all’atmosfera non vuol dire semplicemente togliere pistoni e tubo di scarico. Eppure una delle novità più interessanti dei prossimi sarà proprio un’elettrica lunga non più di 4,3 metri: deriverà nello stile dal concept Urban Suv ed è stata sviluppata e sarà costruita in collaborazione con Suzuki.
Nel frattempo ci sarà spazio per due veri e propri monumenti della storia di Toyota. Il primo è il pick-up Hilux che vedrà l’arrivo del mild-hybrid 48 Volt anche sulla versione GR Sport, per celebrare le vittorie alla Dakar. Il secondo è il nuovo Land Cruiser, un nome che evoca avventura e robustezza e che, in realtà, è un brand a parte che trova diverse espressioni a seconda dei mercati. E così, dopo il lancio nel 2021 della serie J300 con motore V6 3.5 biturbo venduta solo in Asia, Medioriente e Australia, ecco la serie J250 con attitudini più globali e un design che si ricollega direttamente ad una tradizione che parte nel 1951 e arriva ai nostri giorni con vendite che hanno superato gli 11 milioni di unità. Lunga 4,92 metri, mantiene le caratteristiche che ne fanno una delle regine del fuoristrada come il telaio a longheroni più rigido del 50%, il riduttore per il cambio automatico a 8 rapporti, differenziale centrale Torsen bloccabile elettricamente in modo molto più rapido e la possibilità di trainare fino a 3.500 kg. Le sospensioni sono dotate di sistema di disconnessione per avere il massimo dell’escursione in offroad e, allo stesso tempo, limitare il rollio in curva.
Il Crawl Control, il Multi-terrain Selector e il Multi-terrain Monitor sono un supporto ulteriore per affrontare i terreni più difficili mentre l’adozione del servosterzo elettrico (per la prima volta su una Land Cruiser) ha permesso di implementare i sistemi di sicurezza più avanzati come l’Emergency Driving Stop System. Il tutto con un livello di finitura, comfort ed equipaggiamento mai visto su un Land Cruiser. Il motore è lo stesso diesel 4 cilindri 2.8 dell’Hilux, fornito di 204 cv e soprattutto di 500 Nm di coppia spalmati tra 1.600 e 2.800 giri/min. In arrivo anche il sistema mild-hybrid 48 Volt che dovrebbe migliorare ulteriormente spinta e risposta ai bassi regimi. In attesa delle prime consegne, gli ordini sono già aperti: si parte da 84mila euro.