Defender Octa

Land Rover, magico Defender: potenza da favola. Nella versione Octa il più inarrestabile di tutti i fuoristrada vince su strada

di Nicola Desiderio
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Non chiamatela più Jaguar Land Rover, e non perché due tra i più famosi simboli del motorismo d’Oltremanica si siano separati, ma perché da un po’ di tempo hanno scelto la sigla JLR per farsi identificare ed essere l’ombrello di 4 marchi: Range Rover, Defender, Discovery e Jaguar. Quattro nomi che evocano la storia, e che stanno vivendo vicende alterne. I tre quarti che marciano meglio sono sicuramente i primi tre, quelli a ruote alte, che continuano a puntare sempre più in alto in termini di lusso, esclusività e prestazioni. La sintesi più eloquente di questo orientamento è la Defender Octa che ha l’obiettivo di offrire il massimo dentro e fuori l’asfalto, senza alcun compromesso di sorta.

Nel cofano infatti porta un V8 4.4 biturbo da 635 cv e 750 Nm a soli 1.800 giri/min con sistema mild-hybrid che fornisce ulteriori 22 kW e 180 Nm nelle fasi di spunto o quando occorre il massimo della cavalleria. Il risultato? Oltre 32 quintali di macchina che raggiungono 250 km/h e accelerano da 0 a 100 km/h in 4 secondi, ma sono ancora più efficaci nell’offroad con una profondità di guado da record (un metro) grazie ad un assetto a controllo elettronico ulteriormente rialzato di 28 mm e carreggiate allargate di 68 mm. Il tutto al modico prezzo di 187mila euro che diventano 205.900 con la versione Edition One in edizione limitata caratterizzata da un allestimento ancora più ricco e sportivo.


Ma chi vuole qualcosa di stuzzicante ed aristocratico con Range Rover, ultimamente ha solo l’imbarazzo della scelta. Ad esempio, la Range Rover Sport SV Edition Two, dotata di un V8 4.4 biturbo da 635 cv (290 km/h, 0-100 km/h in 3,6 s.) e la Celestial Collection: 5 esemplari battezzati Gaea, Theia, Io, Vegas e Sol indirizzate a clienti particolari, ansiosi di possedere auto uniche e che non hanno il problema di spendere l’equivalente di 260mila euro. Le supera però tutte la Range Rover Classic Ranthambore Edition: 12 esemplari di puro lusso britannico a 455mila sterline pari a 546mila euro. C’è invece grande attesa per le prime due Range Rover elettriche: la prima sarà la Classic che ha già una lista d’attesa di 48mila clienti. Seguirà la Sport che avrà la stessa parte tecnica con architettura elettrica a 800 Volt.

La promessa è che saranno equivalenti alle versioni con motore V8 senza rinunciare a tutte le prerogative di una Range Rover in fuoristrada. I programmi dicono che dovrebbero esserci altre due elettriche entro il 2026, entrambe basate sulla nuova piattaforma EMA (Electrified Modular Architecture) e dovrebbe trattarsi delle eredi della Evoque e della Velar. Anche loro, come tutte le elettriche JLR, riceveranno le batterie prodotte dalla Agratas, l’azienda del gruppo Tata, al quale anche JLR appartiene, che si occupa di batterie e che sta preparando una gigafactory da 40 GWh a Bridgwater, nell’Inghilterra sud-occidentale.

Il nuovo stabilimento sosterrà il processo di elettrificazione di JLR senza dimenticare le ibride plug-in, destinate in ogni caso a rimanere in produzione fino al 2030 prima di lasciare campo libero ad elettrico ed elettroni. Sta invece per finire il periodo di riflessione avviato da Jaguar nel 2021. La strategia Reimagine, che punta a trasformarla in marchio di lusso 100% EV entro il 2025 con un investimento di 15 miliardi di sterline in 5 anni, farà vedere presto i primi risultati con una nuova identità visiva e un concept che sarà presentato il 2 dicembre alla Miami Design Week per anticipare lo stile e le idee che vedremo sul primo modello Jaguar della nuova era.

Dai prototipi camuffati e dalle indiscrezioni, sarà una GT 4 porte dalle proporzioni imponenti e con un prezzo di oltre le 100mila sterline (120mila euro). Sarà ovviamente elettrica, basata su una piattaforma completamente nuova denominata JEA (Jaguar Electrified Architecture) e costruita entro la fine del 2025 a Solihull. Seguiranno un Suv e una coupé con l’obiettivo di badare più ai profitti che ai volumi. Nel frattempo Jaguar ha già confermato il proprio impegno per la Formula E fino al 2030 e fermato le linee di tutti i modelli tranne quella di Castle Bromwich che saluterà la fine dei motori termici e dell’era precedente con due F-Type (una coupé e una convertible) a motore V8 da 450 cv che andranno nel museo di casa.

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Sabato 30 Novembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA