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BARCELLONA - La sportività della nuova Picanto non emerge solo nell’aggressivo aspetto del frontale, con la calandra “Tiger nose” – manifesto del family feeling Kia – diventata più sottile e allargata fino a raccordarsi ai gruppi ottici. A sottolineare un temperamento più focoso – seppure nei limiti di una city car che non ha particolari ambizioni agonistiche – contribuisce la stessa composizione della gamma, nella quale fa la sua prima apparizione l’allestimento Gt-Line, ormai presente in tutte le linee di prodotto del costruttore coreano e caratterizzato dai numerosi dettagli che puntano a evidenziare il carattere della vettura, dal disegno specifico dei paraurti al doppio scarico cromato.
Anche la gamma motori evidenzia la nuova personalità della Picanto, che per la prima volta dispone – sempre sulla Gt-Line – di un turbo a benzina, il 3 cilindri 1.0 da 100 cv che sulle strade nei dintorni di Barcellona ha convinto per carattere e vivacità, regalando alla piccola Kia un pizzico di pepe sconosciuto alle generazioni che l’hanno preceduta. Peccato solo che per poterlo ordinare bisognerà pazientare fino all’inizio del 2018.
Davvero grintosa la piccola. E pensa in grande. Poche city car possono competere con la nuova Picanto quanto a funzioni di connettività, assistenza alla guida e infotainment. Dotazioni di serie o opzionali coerenti con l’obiettivo annunciato dal costruttore: fare della nuova Picanto la proposta più ricca e allettante del segmento A. L’elemento più evidente di questa filosofia è rappresentato dal display flottante da 7 pollici (di serie sulla Gt-Line) che svetta a centro plancia e che, oltre alla navigazione e all’impianto audio, gestisce la connettività grazie alla compatibilità con Apple CarPlay e con Android Auto che consente di replicare le icone dei più diffusi smartphone e utilizzarne le funzionalità compatibili con la sicurezza del viaggio.
Lo stesso display riproduce le immagini riprese dalla telecamera posteriore che, grazie all’ausilio delle linee di ingombro, rende più semplici e sicure le manovre di parcheggio. Ma non è stata solo la connettività a guidare le scelte dei progettisti: grande attenzione è stata riservata anche alla sicurezza e ai sistemi di assistenza alla guida, tra i quali spicca un’autentica rarità per il segmento: l’Aeb (Autonomous emergency braking) in opzione su tutta la gamma offre la frenata automatica con due modalità: in Urban, attiva tra 8 e 180 km/h, la frenata è parziale, mentre la modalità City garantisce l’arresto completo a velocità comprese tra 8 e 80 km all’ora.
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