Andrea Dovizioso in sella alla sua Ducati

Dovizioso: rinnovo e record della pista, un venerdì d’oro a Le Mans. In Ducati fino al 2020

  • condividi l'articolo

LE MANS - Una firma sul contratto e un record sul giro a Le Mans. È stata una giornata piena di soddisfazioni quella di Andrea Dovizioso sul mitico circuito francese, dove tra i box e la pista ha messo di buon umore anche il team Ducati, dove resterà fino al 2020, e tifosi che sperano di vederlo trionfare nel mondiale in sella alla Rossa di Borgo Panigale. Tutto si è consumato in poche ore, dopo che ieri il pilota romagnolo aveva fatto capire che la sottoscrizione del rinnovo era imminente: «questione di dettagli». Poco dopo le 13, un tweet della Ducati ha dato l’annuncio, mentre alle 15, dopo la seconda sessione di prove libere, il nome di Dovizioso era in testa nella classifica dei tempi, con un nuovo record della pista, davanti al rivale Marc Marquez e a Valentino Rossi.

«Sono super contento. Abbiamo fatto un 2017 strepitoso, ma non basta - ha detto Dovizioso durante la conferenza stampa per ufficializzare l’accordo, trasmessa da Sky Sport -, vogliamo fare di più, per questo abbiamo deciso di continuare questo matrimonio. Il risultato si è subito visto in pista, ero più rilassato e ho chiuso in testa. La serenità paga sempre». È stata una trattativa non facile: «Nelle ultime settimane in effetti ho avuto un pò d’ansia, ho passato qualche notte senza dormire. È stata dura dire no alla Honda... Ero al centro del progetto, non ci sono stati limiti di altri piloti, non mi sono sentito trattato meno bene di altri». E nemmeno sarà un problema chi lo affiancherà nelle prossime stagioni: «Non sono mai stato uno che mette dei veti o impone obblighi. Dico quello che penso, ma la scelta finale è della Ducati. In questo momento i nomi più papabili sono quelli di Miller e Petrucci». Ma anche se dovesse rimanere Lorenzo «non sarebbe un problema».

Come nel caso del contratto, anche in pista è stata questione di dettagli, dato che nella prima sessione era stato Marquez a fare la voce grossa, tenendo tutti alle sue spalle. Nel pomeriggio, a dimostrazione che resterà anche domani e domenica l’uomo da battere, lo spagnolo leader del mondiale è riuscito a stare dietro a Dovizioso, di 168 millesimi, usando le gomme dure, al contrario di tutti gli altri. La Ducati del Dovi è stata però l’unica a sfondare il muro dell’1.32, tenendo dietro anche entrambe le Yamaha ufficiali, apparse in ripresa. Valentino Rossi, staccato di 243 millesimi dal connazionale, ha preceduto Maverick Vinales (+0.268). Quinto tempo per Johann Zarco con la Tech3 (+0.343). In ombra ancora Jorge Lorenzo, solo decimo con la seconda Ducati ufficiale, staccato di oltre sei decimi dal compagno di scuderia, e male Andrea Iannone, il quale con la Suzuki ha fatto segnare solo il 14/o tempo. Buona la prova dell’Aprilia, nona con Aleix Espargarò.

Domani altre due sessioni di libere e le qualifiche daranno indicazioni più precise in vista della gara, ma il tema resterà uno: impedire la vittoria a Marquez, che con un Honda molto performante su tutte le piste rischia di uccidere il mondiale nella culla. La definizione della trattativa Dovizioso-Ducati ha chiuso la porta ad un possibile valzer di piloti, in particolare al ventilato approdo del romagnolo alla Honda, che probabilmente confermerà Dani Pedrosa al fianco di Marquez. C’è un dubbio sul futuro in Ducati di Lorenzo, che ancora non ha trovato il feeling giusto con la Desmosedici.

  • condividi l'articolo
Sabato 19 Maggio 2018 - Ultimo aggiornamento: 16:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti