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PARIGI - Piccola sì, ma potente, superdotata e hi-tech come sanno esserlo le Audi di fascia alta. Parliamo del nuovo Suv compatto SQ2: sicuramente una delle novità più interessanti tra quelle esposte al Salone di Parigi. Dove la Casa tedesca, a dire il vero, non è presente direttamente, ma tramite Audi France, che non ha voluto farsi sfuggire l’occasione per mettere in mostra, nel Salone di casa, il meglio della tecnologia di ultima generazione targata Ingolstadt. E così, accanto alla E-tron, prima auto elettrica di serie presentata un mese prima della rassegna francese, è stata presentata in anteprima la nuova Audi SQ2.
Il nuovo Suv compatto dei quattro anelli si presenta con un design aggressivo e un impercettibile incremento della lunghezza (4.210 mm, 2 cm in più rispetto alla S2), che tuttavia non incide sulla capienza del vano bagagli, che anzi si riduce a 350 litri, per via degli ingombri richiesti dal sistema di trazione integrale. Il frontale è caratterizzato da una calandra ottagonale a otto listelli, le ruote sono alte (a richiesta fino a 19 pollici), l’assetto è stato ribassato di 20 mm, l’aerodinamica fa registrare un Cx di Cx 0,34.
Soprattutto, l’auto di segnala per il super motore da 300 cv in grado di assicurare prestazioni emozionanti: 0-100 km/h in 4,8 secondi e velocità massima di 250 km/h. A completare il quadro, la succitata trazione integrale quattro, il cambio sequenziale doppia frizione S-tronic a 7 rapporti con paddles al volante, le sospensioni sportive e un impianto frenante maggiorato, con dischi da 340 mm all’anteriore e da 310 al retrotreno. Ovviamente sono al top anche multimedialità e sistemi di assistenza alla guida.
L’interpretazione in chiave sportiva del piccolo Suv ha richiesto interventi mirati sullo stile, che ne hanno accentuato la riconoscibilità, come la calandra a otto listelli, lo splitter anteriore, i rivestimenti sottoporta maggiorati, le calotte degli specchietti retrovisori esterni in look alluminio, i gruppi ottici a led con indicatori di direzione posteriori dinamici, il grande spoiler e il diffusore con quattro terminali di scarico.
Anche gli interni sono stati studiati specificamente. I sedili sono sportivi, con bracciolo centrale, e si potrà scegliere tra i rivestimenti in pelle nappa o alcantara con impunture rosse o grigie. Il volante è multifunzione e non manca il sistema di climatizzazione automatico. La strumentazione è a colori con monitor MMI e grafica dedicata. Come sulle Audi di classe superiore, la cornice del quadro strumenti è in alluminio spazzolato opaco, mentre pedaliera e battitacco sono in acciaio inox.
La Casa ha anticipato che saranno disponibili svariate dotazioni hi-tech, come il virtual cockpit (ormai arcinoto quadro strumenti digitale utilizzato dall’Audi), l’head-up display, i servizi Audi Connect, l’impianto audio Bang e Olufsen da 750 Watt, e il sistema che unendo le funzioni del cruise control adattivo e del lane assist segue i veicoli che precedono mantenendo la distanza di sicurezza e la corsia di marcia. E ancora: l’auto è in grado di eseguire una frenata autonoma d’emergenza, mentre il sistema di controllo della dinamica di marcia Drive Select rende possibile accedere alle modalità di guida Auto, Comfort, Dynamic, Efficiency e Individual.
Ma il vero valore aggiunto di questo suvvettino tuttagrinta è il suo cuore, ovvero il motore che palpita sotto al cofano anteriore: derivato da quello già adottato su altri modelli della gamma Audi, è un 4 cilindri 2.0 litri TFSI a benzina turbo a iniezione diretta in grado di sviluppare, come detto, 300 cv/400 Nm. Costruito nella fabbrica che l’Audi possiede in Ungheria, a Gyor, fa registrare alla bilancia appena 150 kg, contribuendo in tal modo a contenere i pesi e ad assicurare il miglior bilanciamento dell’auto. Chi lo ha già sentito in moto racconta di una sonorità roca e possente, tipica delle auto sportive. Da provare.
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