I coniugi Beanland sulla Delahaye del 1938

Villa d'Este, al Concorso d'Eleganza le Regine sono tricolori. Premiate Alfa, Lancia e Lamborghini

di Sergio Troise
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CERNOBBIO - Madame Emma Beanland è una elegante signora monegasca che guida quotidianamente sulle strade del Principato la sua magnifica Delahaye del 1938, lussuosa scoperta francese carrozzata dalla Carlton Corriage Company di Londra. Indossa un abito d’altri tempi, madame, sfoggia un enorme cappello lavorato da chissà quale modista d’antan, non si leva mai i guanti bianchi e si appoggia a un bastone. Nella superba cornice di Villa d’Este, dove si è svolta la 90ma edizione del concorso d’eleganza organizzato dall’hotel più glamour del mondo e dalla BMW, ci ha raccontato di essere arrivata, assieme all’impeccabile marito co-equipier, guidando personalmente il proprio gioiello d’epoca nella speranza di vincere un premio. Non le verrà assegnato né dalla giuria di esperti né da quella del pubblico, nonostante la sua auto e il suo savoir fair simboleggino al meglio lo spirito del concorso. Ma noi, incantati spettatori, vorremmo assegnarle platonicamente il titolo di rappresentante ideale di una intera categoria di persone, i collezionisti di auto storiche, che in nome della passione spendono cifre da capogiro per acquistare, restaurare, conservare ed esibire autentici pezzi di storia anche a costo di affrontare una pioggia torrenziale come quella che sabato scorso si è abbattuta sui loro gioielli delegati a tener viva la memoria dell’industria, dello stile, del costume. E’ proprio con questa missione, del resto, che dal 1999 BMW Group affianca il Grand Hotel Villa d’Este nell’organizzazione di questo concorso che contende a quello di Pebble Beach la leadership mondiale della specialità: dapprima con un patrocinio, poi, dal 2005, come co-organizzatore.
 


L’edizione 2019 svoltasi nel weekend scorso tra Villa d’Este e Villa Erba ha celebrato dunque il ventennale della presenza del marchio bavarese al vertice di quest’evento giunto alla 90ma edizione. Tutto ebbe inizio, infatti, nel settembre del 1929, quando si svolse il primo concorso, all’epoca dedicato alle auto nuove. Appena due mesi prima, il 9 luglio, era nata la prima BMW della storia, la piccola 3/15 PS TYP DA 2, per l’occasione esposta in una mostra allestita assieme ad altri esemplari rarissimi. Tra questi, anche la splendida BMW 507 appartenuta a Elvis Presley. L’appartenenza a personaggi celebri è uno dei valori aggiunti tenuti in considerazione dai collezionisti. E infatti a Villa d’Este s’è vista anche un’Aston Martin V8 Vantage del 1985 appartenuta a Elton John, mentre si sono contese il premio “Musical Star’s Cars” una Miura 400 S e una Bizzarrini GT Strada un tempo intestate a Little Tony, l’”Elvis italiano” (l’ha spuntata la Miura). A vario titolo hanno ricevuto menzioni d’onore auto di varie marche, tra le quali spicca la Ferrari 275 GTB Competizione, premiata per il miglior sound, in perfetta sintonia con il tema della manifestazione, “The simphony of engines”, la sinfonia dei motori. Ma i premi più prestigiosi sono andati a un’Alfa Romeo, a una Lancia e a un’altra Lamborghini: un trionfo per il Made in Italy d’epoca. L’Alfa 8C 2900 B del 1937, di proprietà dell’americano David Sydorick, s’è aggiudicata sia la Coppa d’Oro destinata all’auto più votata nel referendum pubblico di Villa d’Este, sia – soprattutto - il titolo di Best of Show assegnato dalla giuria di esperti presieduta da Lorenzo Ramaciotti. Costruita in 5 esemplari (su 30) dalla carrozzeria Touring Superleggera, quest’auto è stata presentatacon una credenziale d’indiscutibile prestigio: il titolo di Best of Show già vinto nel 2018 a Pebble Beach. Stile a parte, vanta il meglio della tecnologia dell’epoca: adotta sospensioni indipendenti e monta un 8 cilindri da 180 cv in lega leggera, doppio albero a camme e doppio compressore.
 

 

Non meno prestigiosa la Lancia Astura IV Serie del 1938, che ha vinto il Trofeo BMW per aver totalizzato il maggior numero di preferenze nel referendum pubblico di Villa Erba. Cabriolet a 4 posti di straordinaria eleganza, fu disegnata da Pinin Farina a cavallo della seconda guerra mondiale. La sezione dedicata al voto dei più giovani (Trofeo BMW Ragazzi) ha premiato la Lamborghini Marzal. Presentata da Bertone nel 1967, questa Lambo dall’aspetto spaziale prefigurava una supercar a 4 posti con portiere ad ali di gabbiano. BMW ha tenuto a sottolineare che “questo trofeo premia ancora una volta il genio avveniristico dell’allora capo progettista della carrozzeria Bertone, Marcello Gandini”. Un nome, quello del designer italiano, particolarmente caro ai bavaresi, che infatti gli hanno reso omaggio riportando in vita il prototipo scomparso da decenni della BMW 2002 Ti Garmisch, concept firmato da Gandini nel 1970, che non ebbe seguito produttivo ma ha influito sugli stilemi tipici della marca di Monaco.
 

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Martedì 28 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 12:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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