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Emergenza Covid-19: in campo anche Mercedes: «Pronti a dare supporto con stampanti 3D per apparecchiature mediche»

di Sergio Troise
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ROMA - Il 17 marzo scorso il gruppo Daimler Mercedes ha deciso, a causa del diffondersi del Covid-19, di sospendere per due settimane gran parte della produzione in Europa di auto, furgoni e veicoli commerciali. Nel contempo, però, il colosso tedesco ha varato un progetto di cooperazione mirato a sostenere l’emergenza sanitaria. Grazie alla radicata esperienza maturata nell’impiego di stampanti 3D, Mercedes Benz si è dichiarata pronta a offrire supporto per la produzione di apparecchiature mediche.

Un comunicato diffuso dalla filiale italiana informa che “Mercedes è in grado di produrre singoli componenti necessari a rispondere alle necessità più urgenti alla tecnologia medicale”. E da Stoccarda si è fatto sentire Jörg Burzer, membro del Board of Management di Mercedes-Benz AG: “Disponiamo di un team altamente specializzato, con anni di esperienza nella tecnologia di stampa 3D” ha dichiarato il manager tedesco, informando di aver già preso contatto con il governo statale del Baden- Württemberg. “La nostra competenza e conoscenza specialistica – ha aggiunto - è disponibile per la produzione, ora spetta al settore della tecnologia medica contattarci. Le nostre stampanti 3D sono sicuramente disponibili”.

Vedremo se e in che misura l’esperienza maturata da Mercedes-Benz nel campo della stampa in 3D possa risultare utile al comparto sanitario. Ciò detto, vale la pena ricordare che nel settore automotive la stampa 3D è di solito utilizzata nella costruzione di prototipi e nella produzione di piccole serie. Mercedes-Benz la utilizza per produrre ogni anno fino a 150.000 componenti in plastica e metallo, ed è certo – secondo i tecnici tedeschi – che la riconversione per apparecchiature mediche non comporta difficoltà. “Siamo sicuri – fa sapere l’azienda – che le nostre capacità possano essere pienamente utilizzate per scopi medici, rendendo disponibili tutti i processi di stampa 3D comuni: stereolitografia (SLA), Selective Laser Sintering (SLS) e Fused Deposition Modelling (FDM) a Selective Laser Melting (SLM)”.

Per chi non sa in che cosa consista quella che viene definita “produzione additiva”, vale la pena ricordare che i componenti sviluppati digitalmente vengono costruiti strato per strato attraverso una “stampante”. Le materie prime utilizzate includono polveri di plastica e metallo o resine che vengono fuse da una fonte di energia, di solito uno o più laser. Una volta terminato uno strato, viene applicato automaticamente un nuovo livello e il processo di solidificazione ricomincia. Questo processo viene ripetuto fino a quando non viene creato un componente tridimensionale.

 

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Lunedì 30 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 02-04-2020 10:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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