La Nissan Ariya

Nissan, c’è tutta un’altra Ariya. La casa giapponese affianca alla storica Leaf un crossover elettrico

di Alberto Sabbatini
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Aria... di novità in Nissan. E nel vero senso della parola. Perché la prossima automobile elettrica che arriverà sul mercato da parte del costruttore giapponese dopo l’arci-celebre Leaf, si chiamerà proprio più o meno così: Ariya. Attenzione: va pronunciata con l’accento sulla prima “a”: come la parola italiana aria. Già, perché il nome giapponese della nuova Nissan è stato scelto proprio per assonanza con l’italiano per richiamare il concetto di aria.
Nel senso di aria musicale, ma non solo perché “aria” nell’immaginario di Nissan sta anche a sottintendere la leggerezza e la fluidità del design di questa nuova Ariya. È un crossover ma non ha le forme scatolate di un Suv convenzionale perché il tetto ricurvo che le conferisce un aspetto vagamente coupé esaspera il dinamismo.

L’Ariya è lunga 4,6 metri, ha un design minimalista senza sporgenze né marcati spigoli ed era stata mostrata come concept al salone di Tokyo, lo scorso novembre. Forma e dettagli già allora non erano quelli avveniristici di una semplice show car ma quelle pressoché definitive di un’automobile vicinissima alla produzione in serie. Infatti l’Ariya diventerà realtà nel corso di questo 2020.
È un veicolo completamente elettrico, ha una batteria a tutta lunghezza alloggiata nel pianale, due motori, uno per asse, e perciò trazione integrale. Sarà venduta in due conformazioni: una con batteria più piccola per uso prevalentemente cittadino ed una con accumulatori di maggior capacità per lunghe autonomie. Andrà ad affiancare nella gamma elettrica Nissan la storica Leaf. Che è stata a lungo l’automobile elettrica più venduta al mondo prima dell’esplosione di Tesla.

Ed è stata anche la prima auto elettrica della storia a vincere il premio Auto dell’Anno nel 2011. Ariya ha un design leggero ed etereo con interni minimalisti, un cruscotto-display a tutta larghezza e comandi touch aptici come su certi smartphone, che restituiscono una vibrazione quando li si aziona. Simboliche le finiture color rame sui passaruota e negli interni: è la tinta scelta da Nissan per identificare i propri veicoli a propulsione elettrica. Un colore non casuale, ma che fa riferimento alla particolare tinta che assume il sole all’alba, ricco di venature giallo caldo come il prezioso metallo. L’Ariya simboleggia anche la visione futura della mobilità secondo il costruttore giapponese che è riassunta sotto il concetto di Nissan Intelligent Mobility; una visione in cui i veicoli saranno elettrici, autonomi e completamente connessi per offrire una esperienza di viaggio fluida e adattiva, a zero emissioni e zero incidenti. Proprio per questo l’Ariya monterà il nuovo ProPilot 2.0, l’avanzato sistema di guida semi-autonoma Nissan equiparabile a un Adas di livello 3.

Con Ariya e Leaf il costruttore giapponese rafforzerà la propria presenza nel campo della mobilità elettrica dove è pioniere dal 2010 e dove dallo scorso anno è presente anche a livello motorsport sia nelle corse di Formula E che nella sperimentazione racing con il prototipo Leaf Nismo RC.

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Martedì 31 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 17:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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