Giuseppina Fusco, presidente di Aci Roma

Aci Roma festeggia i primi 100 anni. Giuseppina Fusco: «Nel 1922 nella Capitale c’erano tremila auto, ma il traffico era già caotico»

di Nicola Desiderio
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ROMA - Dal suo ufficio si dominano le vestigia della Roma imperiale e il traffico di quella dei nostri giorni. «Osservando la bellezza e la grandezza di questa città si sentono tutta la responsabilità e tutta la motivazione per risolvere i suoi problemi». Giuseppina Fusco è il presidente dell’Automobile Club di Roma che da gennaio ha lasciato la sede storica di via Cristoforo Colombo per accasarsi in via Parigi. E lo ha fatto all’inizio di un anno fondamentale. Infatti il 2022 si sta per chiudere festeggiando i 100 anni dalla nascita dell’Automobile Club più grande d’Italia con i suoi 77mila iscritti e 110 delegazioni. «In realtà era stato già fondato nel 1903 da un gruppo ristretto di nobili romani, fortunatissimi possessori di automobili, ma l’ingresso all’interno dell’Automobile Club d’Italia avviene il 2 febbraio 1922 con la prima adunanza del consiglio direttivo della quale abbiamo recuperato i verbali. Allora nella capitale – racconta l’ex dirigente dell’ENI e presidente della Fondazione Caracciolo – circolavano meno di 3mila automobili tra tram, bus, carrozze, carri trainati da cavalli, motocarrozzette e moltissime biciclette. Una circolazione problematica tra strade tortuose e mal lastricate».

Eppure quella ristretta élite del volante aveva già le idee molto chiare e, in occasione della terza adunanza nel gennaio del 1923 scrisse un memorandum indirizzato alle istituzioni e ai cittadini. «Si parlava di impraticabilità delle strade, mancanza di manutenzione, insufficienza dei marciapiedi e di dispositivi salvagente per i pedoni, di scarsa illuminazione notturna causa di incidenti e persino delle corse sfrenate di certi chaffeur invocando provvedimenti seri per reprimere l’indisciplina degli automobilisti e far rispettare le regole di pulizia stradale. In pratica, tutti i problemi di oggi e anche quelli dell’antichità, come quello dello stazionamento per carico e scarico dei camion del quale si era occupato anche Giulio Cesare». L’ACI di Roma dunque da sempre è attento al territorio e al rapporto con le istituzioni e guarda al futuro. Lo stanno a dimostrare gli oltre 10mila studenti – dalle scuole materne alle superiori – raggiunti dai corsi sulle regole della strada negli ultimi tre anni e l’evoluzione che ha spostato l’attenzione dall’automobilista e la sua automobile alla mobilità e ai servizi, con un’offerta completa e concorrenziale accanto ad una presenza capillare sul territorio basata sulla fiducia e la concretezza.

Un’azione che, seguendo i nuovi stili di vita ma fedele ai propri valori, è sempre più concentrata sui temi della sostenibilità, che non vuol dire necessariamente auto elettrica. «A Roma il 49% del circolante va dall’Euro 0 all’Euro 4 e le auto con più di 10 anni sono oltre la metà. È necessario accompagnare i cittadini verso il futuro con un piano di rottamazione e sostituzione che non passa necessariamente dal nuovo, ma anche dall’usato Euro 6 che ha emissioni bassissime mentre l’auto elettrica deve scontare subito quelle superiori causate dalla sua costruzione e dall’estrazione dei materiali necessari alle batterie. Penso che dovremmo permettere anche alle altre tecnologie di evolvere, come quelle dei carburanti bio e sintetici».

Secondo il presidente della ACI Roma, più importanti sono le piattaforme digitali per la gestione del traffico e del trasporto pubblico (mobilità condivisa compresa) accanto alle infrastrutture necessarie alla guida automatizzata. Cambiamenti che non si improvvisano e richiedono tempo, ma cosi la Fusco immagina il futuro della Città Eterna e dell’ACI Roma pensando anche al suo passato e alle sue passioni. «Roma ha una grande tradizione nelle competizioni e da qualche anno organizziamo Il Rally di Roma Capitale che è tappa del campionato italiano ed europeo. Ora stiamo pensando ad una rievocazione del Gran Premio di Formula 1 che Roma si correva sin da 1925 e ha visto la prima vittoria ufficiale di una Ferrari nel 1947».

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Martedì 6 Dicembre 2022 - Ultimo aggiornamento: 07-12-2022 10:50 | © RIPRODUZIONE RISERVATA