Il noleggio rimane attivo anche con la stretta sulle attività produttive sancita dal Decreto firmato dal Presidente del Consiglio. Una sicurezza per chi deve continuare ad operare sul territorio per assicurare i servizi essenziali come il trasporto di cibo e medicinali. «Siamo contenti di poter dare il nostro contributo alla comunità» afferma Massimiliano Archiapatti, presidente di Aniasa, l’associazione che all’interno di Confindustria rappresenta le aziende di noleggio, un settore che ha un fatturato annuo di 7 miliardi di euro e interessa il 25% delle immatricolazioni.
«La situazione è molto pesante per tutto il noleggio Con la riduzione della mobilità, il car sharing ha avuto un crollo del 60%. L’effetto sul noleggio a lungo termine – ha esordito Archiapatti – è che stiamo avendo la contrazione degli ordinativi e il posticipo dei rinnovi. Con la crisi delle aziende, ci aspettiamo poi ulteriore sofferenze per l’esposizione sul credito. Chi ha subito il colpo più forte è indubbiamente il breve termine che ha visto scendere i volumi del 90% su tutto il territorio nazionale. Il lato positivo è che oggi siamo di supporto per quelli che sono “costretti” a muoversi per assicurare la funzionalità della filiera dei trasporti, soprattutto per l’ultimo miglio. Stiamo dunque esercitando una funzione sociale alla comunità in un momento così difficile».
Archiapatti poi parla dei rapporti con il Governo in questa fase così delicata. Nei giorni scorsi, Aniasa ha avuto un incontro con il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli. «Abbiamo spiegato gli effetti che ci sono già nella parte inferiore della filiera e quelli che presto riguarderanno la parte superiore. Abbiamo ragionato poi sugli elementi del futuro. Dobbiamo parare gli effetti immediati, ma anche pensare al dopo. Per questo abbiamo chiesto misure come il superammortamento e incentivi alla rottamazione sia per il nuovo sia per l’usato, ma anche di campagne per riportare turisti in Italia una volta che la situazione sanitaria dovesse migliorare».
Nel frattempo, le aziende di rent-a-car continuano ad operare sul territorio applicando tutti gli accorgimenti del caso per salvaguardare lavoratori e clienti. «Per assicurare il massimo della sicurezza facciamo due cose. La prima è limitare la possibilità di entrare in contatto con le altre persone rispetto ad altri sistemi di mobilità. La seconda è che le aziende si sono organizzate per igienizzare integrando i protocolli di pulizia già esistenti, sia per le auto sia per le aree di contatto con i clienti».