Come tradizione, anche l’edizione 2024 del Cannes Yachting Festival, in programma dal 10 al 15 settembre, aprirà la stagione dei saloni nautici in vista del 2025, proponendo molte novità di prodotto e indicando le tendenze del mercato. Anche se il salone francese dovrà subire qualche condizionamento, dovuto ai lavori di ristrutturazione del porto vecchio, in programma fino al 2027, per i francesi la rassegna allestita lungo la Croisette resta un appuntamento importante e irrinunciabile. E lo è anche per gli italiani, che in molti casi non rinunceranno alla vetrina francese, pur sapendo che appena quattro giorni doppo la chiusura di Cannes apriranno i battenti del Salone di Genova. Alla vigilia della kermesse francese abbiamo fatto il punto sulla situazione con Sylvie Ernoult, direttrice del Cannes Yachting Festival, chiedendole di illustrarci i programmi, le novità previste per l’allestimento, il ruolo che avrà l’Italia nell’esposizione e lo “stato di salute” della nautica transalpina. Qui di seguito l’intervista, nella quale la manager ai comandi della macchina organizzativa ha tenuto a sottolineare i buoni rapporti con l’Italia, pur sottolineando che “la gamma di nuovi prodotti che saranno presentati a Cannes consentirà di mettere in evidenza il DNA del salone francese, capace di accogliere imbarcazioni di ogni tipo e dimensione, nonché un’ampia gamma di attrezzature e di società di servizi”.
Madame Ernoult, qual è lo stato di salute della nautica in Francia e quali sono le prospettive in vista del 2025?
“Dopo due anni eccezionali, il 2023 è stato un anno molto contrastato per l’industria nautica francese. Attualmente sta subendo un rallentamento dopo l’euforia delle vendite post-Covid. Nel 2022, il fatturato dell’industria nautica francese ha raggiunto il livello record di 5,4 miliardi e il tasso di esportazione della nostra produzione ha raggiunto il massimo storico dell’80,6%. Anche se l’industria nautica sta vivendo una fase di transizione, sono però fiduciosa nella sua capacità di adattarsi e di affrontare le sfide che le si presentano. Inoltre – aggiunge la direttrice del Salone di Cannes - l’orientamento verso innovazioni volte a ridurre l’impronta di carbonio delle imbarcazioni potrebbe portare alla prossima ripresa del settore. Per questo motivo nel 2025 i saloni nautici come quello di Cannes svolgeranno un ruolo cruciale nel mostrare questi progressi e nel dare impulso al mercato”.
Quali sono le principali novità previste per l’allestimento del prossimo Yachting Festival?
“L’edizione 2024 vedrà il lancio della Power Boat Marina a Port Canto, interamente dedicata alle nuove imbarcazioni a motore fino a 12-13 metri. Saranno presenti circa 170 unità a scafo rigido o semirigido, di cui una trentina presentate a terra, oltre ai produttori di motori che lavorano con questo tipo di barche. In tal modo offriremo loro grande visibilità. Grazie alla creazione della Power Boat Marina, inoltre, i visitatori potranno percorrere per la prima volta tutto il perimetro di Port Canto, un percorso ad anello di circa due chilometri e mezzo, per 120 nuove barche dai 10 metri in su nell’area vela. Saranno esposti, inoltre, circa cinquanta grandi yacht usati, dai 25 metri in su, nell’area brokerage, per un totale di 350 unità. E in quest’area – aggiunge Sylvie Ernault – non mancheranno numerose aziende di attrezzature e servizi”.
E quale sarà il ruolo principale del Vieux Port?
“Rimarrà, nel cuore della città, il porto di partenza per nuove imbarcazioni a motore da 12 a 50 metri, nonché per tutti i produttori di apparecchiature e le società di servizi legati a questo settore. Tutti i grandi yacht rimarranno ormeggiati nelle loro posizioni abituali tra il molo e il Super Yachts Extension. Ci saranno oltre 70 grandi yacht nel Vieux Port, per il quale sono state previste modifiche agli ingressi, all’area tender e alla posizione dei motoristi dei grandi yacht, che saranno collocati lungo la spiaggia. Invito i vostri lettori a dedicare un po’ di tempo alla visita dell’intera esposizione e a godersi un’incantevole passeggiata lungo le banchine”.
Che cosa è previsto sul fronte della transizione ecologica? Ci saranno iniziative mirate, un settore dedicato all’elettrico e all’innovazione in genere?
“Per quanto riguarda l’eco-responsabilità, stiamo lavorando in due aree. La prima è mirata a mettere in evidenza gli espositori che offrono soluzioni eco-efficienti sviluppate per ridurre l’impatto ambientale del loro settore sul mare e sugli ecosistemi marini, e a tal fine abbiamo creato il percorso “Innovation Route” che offrirà ai visitatori una buona visibilità con una comunicazione e una segnaletica dedicate. La seconda area riguarda noi in qualità di organizzatori. Stiamo cercando di ridurre l’impatto ambientale del salone, e per questo collaboriamo con fornitori di servizi che si impegnano a utilizzare prodotti e materie prime più sostenibili e riciclabili; ricicliamo la moquette (7,3 tonnellate nel 2023, ndr), sensibilizziamo gli espositori a costruire stand riutilizzabili, a differenziare i rifiuti e a rispettare la pulizia delle acque del porto. Riteniamo che tutte queste iniziative siano molto importanti e alla fine di ogni edizione analizziamo tutti i nostri rifiuti e i risultati per garantire un miglioramento costante”.
Quanti marchi parteciperanno e quante sono le anteprime previste?
“È difficile fornire un numero esatto di marchi, perché alcuni dei nostri espositori, e mi riferisco in particolare ai produttori di attrezzature, potrebbero presentarne diverse decine. Per contro, posso confermare che ad oggi (8 agosto, ndr) abbiamo 610 espositori iscritti. Tutti i principali attori dell’industria nautica si riuniranno a Cannes per inaugurare la stagione nautica e presentare le loro novità, tra cui oltre 160 anteprime mondiali. Un’altra cifra importante è il numero di barche da vedere, probabilmente più di 700! Dal Vieux Port al Port Canto, da un capo all’altro della famosa Croisette, posso assicurarvi che sarà presente il meglio dell’offerta internazionale a motore, a vela, monoscocca e multiscocca”.
Nonostante la vicinanza con il Salone di Genova, che apre 4 giorni dopo la chiusura di Cannes, il Made in Italy è sempre molto presente al vostro evento. Come se lo spiega? Qual è il rapporto tra i due saloni?
“È vero che in alcuni corridoi del nostro salone sembra di essere in Italia! Abbiamo la fortuna di ospitare oltre 200 espositori italiani. I più grandi nomi della vostra industria nautica sono presenti ogni anno e desidero ringraziarli per la loro immancabile fedeltà. I nostri visitatori avranno il piacere di incontrare cantieri famosi come Azimut-Benetti, il gruppo Ferretti, Sanlorenzo, per i grandi yacht; Apreamare, Cranchi, Absolute, Cantiere del Pardo per le imbarcazioni a motore da 15-20 metri; Lomac, Salpa, Sacs e altri per i battelli pneumatici; Nautor Swan, Solaris Yachts e molti altri per la vela... solo per citarne alcuni”.
E come si spiega la presenza di tanto Made in Italy a Cannes?
“La presenza italiana si spiega innanzitutto con la predominanza dell’Italia nel settore, ma forse anche con la somiglianza di culture, con il Made in Italy che fa eco al Made in France, e con l’attrattiva della città di Cannes e della Costa Azzurra. E se parliamo di business – aggiunge madame Ernoult – l’Italia è leader nel settore della nautica da diporto, quindi è naturale che il nostro salone accolga così tanti espositori italiani”.
Eppure pochi giorni dopo la chiusura di Cannes aprirà Genova. Non sarebbe meglio distanziare le date?
“Abbiamo un buon rapporto con il salone di Genova e naturalmente condividiamo molti espositori, ma Genova rimane un salone più italiano, mentre Cannes ha un respiro più internazionale. Non dimentichiamo che il Cannes Yachting Festival offre ai suoi espositori un’esposizione mondiale, sia in termini di visitatori/acquirenti sia di giornalisti. Presentare un nuovo prodotto a Cannes è un’occasione unica per presentarlo a quasi 55.000 visitatori e oltre 600 giornalisti”.