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MADRID – Nico Müller è il pilota elvetico chiamato dalla Andretti, scuderia cliente della Porsche, ad affiancare Jake Dennis nella stagione 11 di Formula E. Lo svizzero è reduce da due campionati con la Abt Cupra (nel frattempo diventata Lola Yamaha Abt): malgrado le difficoltà della squadra con la monoposto fornita da Mahindra – costruttore con il quale ha deciso di rescindere anzitempo il contratto di fornitura – nell'ultima rassegna ha ottenuto 52 punti, più che nei tre precedenti (0, 30 e 15), grazie a 6 piazzamenti nella Top 10, gli ultimi quattro consecutivi.
Con un solo podio in carriera nel mondiale elettrico, il 32enne Müller è ancora alla ricerca di risultati di prestigio: «È un grande cambiamento – spiega – dopo due anni con una squadra importante (la Abt è tra quelle che ha vinto di più, ndr). È nuovo l'ambiente ed è nuovo anche il costruttore: è una nuova collaborazione della quale non vedevo l'ora di entrare a far parte».
Cosa ti aspetti?
«Questa è una settimana importante, perché serve per fare chilometri e anche per consolidare i rapporti all'interno della nuova squadra».
Avevi chiuso la scorsa stagione in crescendo: cosa ti porti dietro?
«È come ripartire da un foglio bianco. Sono tante novità introdotte nel campionato, dalle gomme alla monoposto, la trazione integrale e nuovi elementi strategici che influenzeranno le corse, ma io devo anche ambientarmi e prendere le misure alla nuova macchina, ai nuovi sistemi, alla nuova squadra e alle nuove persone».
Alla prima gara manca praticamente un mese.
«Appunto. E abbiamo ancora molta strada da fare, ma mi pare che abbiamo imboccato quella giusta. In ogni caso c'è parecchio lavoro che ci aspetta».
Trazione integrale e attack mode?
«Negli ultimi anni abbiamo visto l'Attack Mode impiegato più nei momenti in cui non volevi perdere troppo, come se fosse un aspetto che ti faceva perdere posizioni in gara anziché consentirti di guadagnarne. Quella dinamica cambierà radicalmente con la trazione integrale e la potenza aggiuntiva liberate dalla monoposto: daranno l'effettiva possibilità di avanzare in corsa. Si tratta di novità che renderanno le gare più intriganti da seguire, ma anche più difficili da gestire per noi e per le scuderie, che dovremo fare le scelte giuste».
L'introduzione della ricarica veloce?
«È un fatto che potrà cambiare radicalmente il modo in cui affronteremo le corse. In futuro sarà una parte determinante degli ePrix e dovremo approfondire molto questo aspetto».