ROMA - Il nostro è un prodotto unico. Lo ripete continuamente con l’entusiasmo di chi sa che cosa vende. Paolo Gagliardo ci dipinge la Quadro Vehicles, l’azienda della quale è ad.
Lei si sente manager di un’azienda di auto o di moto?
«Io mi sento manager di un’azienda che crea mobilità innovativa, che ha un prodotto unico e una grande capacità di sviluppare tecnologie con stile. Ogni altra definizione è, secondo me, limitativa».
Perché fare tutto da soli e mettersi contro i grandi gruppi motociclistici?
«Perché riteniamo di avere un prodotto unico, ma tecnologicamente avanzato e crediamo che questa sia la sua forza».
Avete già annunciato un modello elettrico. Anche il resto della gamma si amplierà?
«Sì, per l’elettrico stiamo chiudendo per un’alleanza con un’azienda americana che ci permetterà di mettere il nostro prodotto in vendita entro la fine del 2019. Poi abbiamo una joint-venture con la SYM insieme alla quale abbiamo già presentato un concept all’Eicma di Milano dal quale deriveremo un nuovo prodotto che sarà lanciato presto sul mercato».
Gli obiettivi commerciali?
«Vogliamo chiudere quest’anno con 5mila veicoli e arrivare in 5 anni ad un fatturato di 100 milioni di euro».
Come volete vendere i vostri prodotti?
«Stiamo sviluppando una rete ordinaria, ma puntiamo anche a lanciare negozi flagpship in città come Parigi, Roma, Barcellona e Milano e abbiamo la vendita online con la quale il veicolo arriva immatricolato direttamente al cliente. Siamo i primi e gli unici anche in questo, inoltre puntiamo ad offrire un livello di servizio superiore rispetto ai concorrenti».
Vi appoggiate anche alla rete ALD. Il noleggio può funzionare anche per le moto?
«Sì, pensiamo che il noleggio a lungo termine sia una formula vincente che aiuta a superare la diffidenza verso un veicolo innovativo e che ha anche un certo livello di prezzo (10.990 euro, ndr). E sta già funzionando: il 20% delle nostre vendite in Italia sono in NLT».
L’auto e la moto hanno i loro puristi. Che cosa direbbe ad entrambi per convincerli?
«Il nostro cliente viene per il 40% dal mondo dell’auto e per un altro 40% da quello della moto, il resto da altre forme di mobilità come bici, car sharing e mezzi pubblici. All’automobilista dico che non rinuncia a sicurezza e funzionalità, al motociclista che non rinuncia a divertimento e agilità. E poi a tutti dico sempre: non fidatevi di quello che vi dico, ma provate questa esperienza».