Fabrizio Longo, direttore di Audi Italia

Longo (Audi Italia): «E-tron interpretazione straordinaria, segna l’inizio di una nuova era»

di Nicola Desiderio
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SAN FRANCISCO - «L’Audi e-tron e la mobilità elettrica non sono un semplice esercizio, ma una scelta di campo: un punto di non ritorno», parola di Fabrizio Longo, direttore di Audi Italia, che presenta così il primo dei 12 modelli ad emissioni zero che la casa dei Quattro Anelli avrà da qui al 2025 per un investimento di 40 miliardi di euro.
 

Perché l’Audi e-tron è innovativa?
«L’Audi e-tron prima di tutto risolve alcuni dei problemi tipici dell’auto elettrica. Ha infatti un’autonomia di 400 km in condizioni reali, si ricarica all’80% in 30 minuti e, in più, più offre una qualità di guida che supera quella del passato: ha 408 cv e una coppia di 664 Nm che viene erogata in 250 millisecondi. Vuol dire avere sotto il piede un’accelerazione “aeronautica”».

L’innovazione tuttavia non è solo di prodotto …
«Sì. Ad esempio, è la prima volta che Alexa è totalmente integrato all’interno della vettura. Possiamo parlare di metaprodotto, perché per il cliente vuol dire estendere la sua vita normale mentre viaggia all’interno dell’auto. È quella che noi chiamiamo “la 25ma ora”, ovvero il modo con il quale il brand restituisce al cliente la libertà di vivere il proprio quotidiano».

In che modo un brand prestigioso può diffondere una nuova tecnologia?
«E-tron rappresenta al 100% il DNA Audi. Penso a come Audi si sia affermata tecnologicamente grazie alla trazione Quattro, che è presenta anche sulla e-tron. Questo è in continuità con la nostra tradizione e, insieme alla Formula E, riafferma il nostro approccio al mercato».
 

 

La mobilità elettrica può diventare davvero “cool” entrando nel cuore delle persone?
«Io credo che l’esperienza di guida sia la cosa più sensazionale in assoluto e che questa vettura costituisca un’equazione positiva tra la componente emozionale e quella più razionale. Allo stesso tempo dobbiamo dire che l’elettrico non uccide idrogeno, metano e diesel. Tutte queste tecnologie possono essere scelte intelligenti per l’ambiente e autogratificanti per il cliente».

Anche altri marchi stanno arrivando all’elettrico con un Suv, perché?
«Per Audi è una scelta in linea con il nostro percepito e con le tendenze del mercato. Nel 2019 avremo un Suv ancora più sportiveggiante, la e-tron Sportback, e nel 2020 la Audi e-tron GT realizzata direttamente da Audi Sport, la divisione che si occupa delle RS. Dunque l’elettrico riafferma in pieno il posizionamento tecnologico e sportivo di Audi».

Quante ne volete vendere e come?
«Per ora non posso sbilanciarmi: in Italia il mercato dell’elettrico va più lento che in altri paesi. Per accelerarlo ci siamo consorziati con altri costruttori per fornire una valida infrastruttura di ricarica. Vogliamo dare la sensazione che questo tipo di mobilità non è una chimera e per noi costituisce un punto di non ritorno. Dovremo poi fare in modo che i primi clienti abbiano un’esperienza assolutamente positiva: saranno loro i nostri ambasciatori “virali”».
 

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Martedì 12 Marzo 2019 - Ultimo aggiornamento: 20:21 | © RIPRODUZIONE RISERVATA