È il giorno dell'autopsia sul corpo di Chiara Gualzetti, la ragazzina di Monteveglio (Bologna) trovata morta lunedì 28 giugno a poche centinaia di metri dall'abitazione dove viveva con i suoi genitori. Per il suo brutale omicidio è stato arrestato un 16enne, un giovane come lei, che credeva amico e del quale si era invaghita: il ragazzino, dopo essere passato a prenderla a casa ha percorso poche centinaia di metri con Chiara e poi l'ha aggredita, colpendola più volte con un coltello e infierendo su di lei a calci quando era già a terra. Chiara, secondo le carte dell'inchiesta, è stata uccisa da un killer, «capace di intendere e di volere», con «mancanza di scrupoli, freni inibitori, di motivazioni e segnali di resipiscenza». E che inizialmente ha tentato di depistare le indagini.
Chiara, le indagini
I risultati dell'autopsia condotta dal medico legale Emanuela Segreto si sapranno con certezza solo nelle prossime ore, ma i primi risultati avrebbero confermato la dinamica raccontata dall'amico coetaneo, indagato e fermato dai carabinieri.
L'iniziativa però ha incredibilmente fatto scoppiare una polemica sul profilo Facebook del primo cittadino, dopo che alcuni utenti hanno contestato le modalità e l'uso del denaro raccolto, costringendo Ruscigno, e i genitori di Chiara, a prendere di nuovo la parola. «Sull'uso dei fondi a me sembrava tutto chiaro, ma evidentemente non lo è. In questi casi vengono svolte perizie di parte di varia natura - ha sottolineato il sindaco -, da quelle mediche a quelle informatiche, oltre alla consulenza di legali incaricati che tutelano gli interessi della parte offesa in ogni fase di un procedimento, di cui, a oggi, è difficile prevedere la durata».
Per i genitori di Chiara i post rilasciati da alcuni utenti sono «squallide osservazioni, che non fanno altro che peggiorare uno stato d'animo oramai pessimo... Le cause legali nel settore penale hanno dei costi non indifferenti... a cominciare dai periti a finire con gli avvocati. Sono cause - sottolineano - che possono durare anni ma soprattutto dove si parte già sconfitti... già perdenti... anche se riuscissi ad ottenere il massimo della pena io ho già perso - dice il padre di Chiara - considerando oltretutto che non ci saranno mai rimborsi per danni in quanto minorenne».