Auto ibrida in fiamme, una residente: «Svegliati grazie al cane che abbaiava»

Auto ibrida in fiamme, una residente: «Svegliati grazie al cane che abbaiava»
di Fabrizio Scarfò
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Giovedì 9 Maggio 2024, 22:40

IL ROGO

Appena tre giorni dopo l'ultimo grave episodio, ieri notte altre otto famiglie di Latina sono state costrette ad evacuare da una palazzina di viale Kennedy, dove le fiamme hanno avvolto un'auto ibrida in sosta nei parcheggi sottostanti, lambendo anche l'edificio.

Il fuoco è divampato nel cuore della notte, intorno alle 3.50 di giovedì, in un complesso residenziale situato alla fine di una strada chiusa, poco dopo la palestra “Palafitness”. E’ qui che una Toyota C-HR Hybrid, di proprietà di un uomo residente al primo piano e in sosta in uno dei parcheggi situati sotto il suo appartamento, è stata improvvisamente avvolta dalle fiamme. I primi ad accorgersi del rogo sono stati alcuni vicini di casa, svegliati dal cane che abbaiava.

«Prima abbiamo sentito lui, e poi i rumori dell'intonaco che cadeva sulla macchina» racconta una donna, la stessa che ha chiamato i soccorsi. Il calore delle fiamme, infatti, ha fatto sì che alcuni pezzi del soffitto del parcheggio dove il veicolo era in sosta crollassero sull'auto che bruciava: «Abbiamo sentito quei botti fino alle 6 del mattino, tant'è che mio marito non si è proprio rimesso a letto. In molti qui non hanno più dormito» racconta la donna.

Poco dopo lo scoppio del rogo, infatti, il complesso residenziale è stato raggiunto da vigili del fuoco, carabinieri e personale medico del 118, i cui lampeggianti hanno illuminato l'intera zona, con gran parte del vicinato svegliato dal rumore delle sirene. Ancor prima del loro arrivo, già alcuni residenti avevano iniziato a provare a spegnere le fiamme, armati di estintori che avevano in cantina. Dopo l'intervento dei pompieri, tuttavia, sono stati questi ultimi a domarle, grazie ai numerosi mezzi arrivati dalla caserma di piazzale Carturan. Oltre alla Toyota da cui è scoppiato l'incendio, completamente carbonizzata, ad essere lambita dalle fiamme è stata anche una Citroen C3 parcheggiata vicino, la cui fiancata destra è stata in gran parte squagliata dal calore del fuoco.

«I proprietari volevano spostarla, ma era inserito il blocca sterzo e avevano paura che, una volta dentro, sarebbero rimasti chiusi al suo interno, vicino all'auto che bruciava» racconta una residente.

Inoltre, il fuoco ha lambito anche il palazzo sopra i parcheggi, annerendo completamente il primo balcone soprastante, ma anche una parte della facciata dell'edificio.

LA FUGA

Danni alla struttura che hanno costretto i soccorsi a far evacuare ben otto famiglie di residenti, rimaste in strada fino al completamento delle operazioni, e rientrate solamente una volta spento il rogo e messa in sicurezza l'area. Insieme ai vigili del fuoco, sul posto sono intervenuti i carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Latina che, oltre a collaborare con i pompieri nelle operazioni di soccorso, hanno dato il via agli accertamenti per risalire alle cause dell'incendio.

Secondo le prime ricostruzioni, le fiamme sarebbero dovute ad un cortocircuito della macchina, una di quelle ibride che, alle volte, sono protagoniste di episodi di questo tipo, escludendo dunque la pista dolosa. Tra l'altro, già la mattina l'auto avrebbe dato dei piccoli problemi, anche se ovviamente non tali da prevedere un epilogo del genere.

Appena tre giorni prima, invece, nella notte tra domenica e lunedì, altre dieci famiglie erano state costrette ad evacuare da una palazzina di via Isonzo dove, probabilmente a causa di un cortocircuito nel sottostante bar Napoli, era scoppiato un incendio di dimensioni ancora maggiori rispetto a quello dell’altra sera, arrivato a lambire addirittura gli ultimi piani dell'edificio.

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