La Ferrari 458 Italia della AF Corse guidata da Fisichella, Bruni e Vilander

Le Mans, la Ferrari domina la classe GT:
la 458 batte Porsche, Corvette e Aston

di Nicola Desiderio
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LE MANS - La Ferrari che vince è quella che ha due posti per tre piloti, ed è la 458 Italia che si è imposta alla 24 Ore di Le Mans nella categoria GTE Pro regolando Aston Martin Vantage V8, Chevrolet Corvette C7.R e Porsche 911 RSR.


A guidarla c’erano il collaudato trio formato da Gianmaria “Gimmi” Bruni, Toni Vilander e Giancarlo Fisichella, ex pilota di Formula 1 che proprio alla guida di un’auto di derivazione stradale sta trovando le migliori soddisfazioni, come quella di vincere il titolo mondiale di categoria nel WEC 2013 e mettere per la seconda volta – la prima due anni fa sempre con la AF Corse, la Ferrari 458 e lo stesso equipaggio – la firma sulla corsa più dura e bella del mondo. Pista e strada, mondi che si incrociano non solo per Ferrari, ma anche per le altre contendenti e per la Le Mans stessa, visto che i 13.629 metri del tracciato della 24 Ore è formato dal circuito Bugatti e dalle strade normalmente aperte al traffico.

Dire Arnage, Mulsanne e Héunadieres non significa evocare nastri d’asfalto segnati solo da auto da corsa, ma itinerari che chiunque può percorrere se si trova dalle parti della Loira, tra un castello e l’altro. La Le Mans è anche e soprattutto questo, in questo incrocio tra sogno e realtà che attira ogni volta 250mila spettatori e fa girare loro la testa ogni volta che vedono passare una Ferrari, un’Aston Martin, una Corvette o una Porsche che proprio con le vittorie alla 24 Ore hanno costruito il loro mito, diventando simboli della passione su 4 ruote. Per la Ferrari 458 Italia numero 51 non è stata tuttavia una passeggiata avere ragione delle avversarie, soprattutto della Vantage V8 numero 97 guidata da Darren Turner, Stefan Mücke e da un certo Bruno Senna.

È stato proprio il nipote del compianto Ayrton ad intrattenere con Bruni un duello memorabile intorno alla 18ma ora di gara, ma in precedenza anche con le Chevrolet Corvette C7.R ufficiali, arrivate in sordina sul circuito francese e invece rivelatesi veloci e competitive. Le auto americane sono riuscite a condurre anche la gara per diverso tempo prima di essere rallentate da guai ai freni e allo sterzo che le hanno costrette a diverse soste ai box, ma alla fine entrambe sono arrivate al traguardo con la numero 73 dMagnussen/Garcia/Taylor al secondo posto. A retrocedere invece provvisoriamente la Ferrari numero 51 erano stati due micidiali quanto inattesi scrosci di pioggia tra la seconda e la terza ora, frangente che aveva favorito le Porsche, poi irrimediabilmente risucchiate dalle contendenti.

Ma l’avversario più ostico per la premiata ditta Bruni/Vilander/Fisichella è stato sicuramente quello venuto da Oltremanica e solo i problemi al motore hanno obbligato la britannica numero 97 a mollare la presa lasciando via libera alla Ferrari. La forza delle Aston Martin – marchio controllato dal 2013 dall’italianissima Investindustrial di Andrea Bonomi – è confermata dalla vittoria messa a segno nella categoria GTE Am, con la numero 95, guidata dal terzetto tutto danese Poulsen/Heinemeier-Hansson/Thiim, che si è piazzata davanti anche a vetture Pro. Emozioni in serie e di serie, che alla Le Mans infiammano il pubblico, e sulle strade di ogni giorno fanno sognare.

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Martedì 17 Giugno 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA