
24 Ore di Le Mans: squalificata per irregolarità tecnica all’alettone la Ferrari di Fuoco-Molina-Nielsen

Daytona SP3 Tailor Made, Ferrari svela un pezzo unico che andrà all’asta per beneficenza

Amalfi, sogno Ferrari. Non è estrema, ma utilizzabile tutti i giorni. Ha performance da urlo: 320 km/h, 0-100 in 3,3”

Ferrari svela la 296 GT3 Evo: l’evoluzione non si ferma. Cambia l'aerodinamica e c'è un nuovo splitter anteriore
LE MANS – Colpi di scena anche dopo la bandiera a scacchi. La 93ª edizione della 24 Ore di Le Mans si è rivelata indigesta per l’equipaggio della Ferrari numero 50. La Ferrari 499P guidata da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, a seguito delle verifiche tecniche post-gara di lunedì sera, è stata ufficialmente squalificata. Tra le protagoniste assolute della maratona francese, la Hypercar di Maranello ha tagliato il traguardo al quarto posto assoluto. Purtroppo un’irregolarità tecnica ha cancellato ogni risultato ottenuto in pista, con pesanti conseguenze sia per la classifica della 24 Ore che per quella del Mondiale Endurance.
Secondo quanto comunicato dai commissari sportivi, la decisione è maturata dopo un approfondito controllo tecnico che ha messo in evidenza una deformazione eccessiva dell’ala posteriore. Durante il test di flessione previsto dal regolamento, l’alettone della Ferrari numero 50 ha mostrato un movimento di 52 millimetri, ben al di là del limite massimo consentito di 15 mm. Inoltre è stata scoperta dell’assenza di quattro bulloni nel supporto dell’ala posteriore, un componente che risulta obbligatorio nella configurazione omologata della 499P.
Secondo un rappresentante del team, proprio la mancanza di questi bulloni potrebbe aver causato la flessione anomala dell’alettone, alterando il comportamento aerodinamico della vettura nelle fasi decisive della corsa. Pare inoltre che uno dei meccanici Ferrari si fosse accorto della mancanza di un bullone proprio durante l’ultima sosta ai box, ma il team ha comunque deciso di proseguire fino al termine della gara.
Un ulteriore dettaglio inserito nel rapporto ufficiale ha contribuito a rafforzare la decisione dei commissari: al giro 380, a sette passaggi dalla bandiera a scacchi, la Ferrari numero 50 ha fatto registrare la sua velocità massima più elevata dell’intera gara. Un dato che ha alimentato il sospetto che l’irregolarità dell’ala potesse aver offerto un vantaggio prestazionale concreto, rendendo di fatto impossibile ignorare le implicazioni sportive di quanto emerso in sede di verifica tecnica.
Ferrari ha deciso che non presenterà ricorso. Tuttavia ha rilasciato delle dichiarazioni per spiegare il loro punto di vista: «Com’è stato riportato dagli Steward, in occasione dell’ultimo pit-stop della vettura numero 50, avvenuto alle 15:23 di domenica 15 giugno, un meccanico della squadra Ferrari – AF Corse aveva notato l’assenza di una sola vite del supporto centrale dell’ala posteriore. L'assenza di uno o più di questo particolare, in funzione della progettazione dell’elemento, non pregiudica in alcun modo la sicurezza della vettura e la perdita delle altre viti avvenuta successivamente durante gli ultimi 37 minuti di gara non ha comportato alcun beneficio né in termini di prestazione né di classifica al traguardo».
La nota, diramata dal Cavallino Rampante, prosegue: «La velocità di punta della 499P numero 50, riportata nella decisione dei commissari, è stata registrata negli ultimi sette giri della corsa, mentre la stessa beneficiava della scia della 499P gemella numero 51. Ferrari, pur sorpresa dalla decisione presa, ribadisce fermamente l’attitudine e l’atteggiamento improntati alla massima serietà della propria squadra, nella convinzione delle proprie azioni, e nel rispetto delle regole stabilite dal campionato FIA WEC».
Il comunicato della Ferrari conclude: «Con fiducia nelle stesse regole, nonostante il fatto descritto non abbia causato beneficio all’equipaggio né abbia compromesso in alcun modo la sicurezza dei nostri piloti e di quelli degli altri concorrenti, Ferrari è già al lavoro in vista dei prossimi appuntamenti di una stagione che tornerà sotto i riflettori a luglio in Brasile».
L’esclusione dalla classifica finale è un colpo durissimo per Fuoco, Molina e Nielsen, che vedono così sfumare non solo il piazzamento a Le Mans ma anche la possibilità concreta di contendere il titolo mondiale ai compagni di squadra Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado. I vincitori dell’edizione 2023 e terzi classificati in questa 24 Ore si trovano ora con un margine di 48 punti, un vantaggio importante in ottica campionato che potrebbe rivelarsi decisivo nelle ultime gare del calendario.