A oltre 40 anni dalla sua ultima gara ufficiale, il Rally di Montecarlo del 1976, l'Abarth 124 rally torna quindi a competere ufficialmente ad alto livello

Abarth 124 Rally, il ritorno dello Scorpione nelle competizioni: omologata per correre nel FIA R-GT

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GINEVRA - Il ritorno dello Scorpione alle gare si avvicina sempre più. L'Abarth si prepara a tornare protagonista nelle competizioni stradali su asfalto e su terra con la 124 Rally: equipaggiata con un quattro cilindri "milleotto" turbo di origine Alfa, dotata di un hard top fisso omologato per le gare che la fa tanto sembrare una coupé, sarà ordinabile dalla fine del Salone di Ginevra.

Omologata per correre nella categoria FIA R-GT, in consegna tra fine anno e inizio 2017, in tempo per poter partecipare alla prossima stagione, avrà un prezzo da racing car che sarà più vicino ai 100.000 euro di una R3 che ai 250.000 euro di una R5.

L'auto sarà targabile, ma è destinata solo a partecipare alle competizioni.
Trazione posteriore con differenziale autobloccante, soluzioni tecniche raffinate, il prototipo mostrato a sorpresa alla kermesse elvetica "nei prossimi mesi sarà sottoposto ai test di affidabilità e ai collaudi, per poter essere pronto per la presentazione dinamica ufficiale, che è in programma per settembre", spiega allo stand dello Scorpione Maurizio Consalvo, responsabile di progetto.

"Il nostro obiettivo era riportare nei rally una vettura che fosse molto divertente da guidare e spettacolare da vedere in azione per il pubblico. La 124 Rally è stata sviluppata in contemporanea con la 124 Spider, di cui abbiamo valorizzato al massimo le qualità dinamiche".

Nata dall'esperienza della Squadra Corse Abarth, "la due posti sportiva sarà venduta dapprima ai team che parteciperanno al campionato italiano GTR organizzato da Abarth e in seguito a quelli che parteciperanno a un challenge europeo". A oltre 40 anni dalla sua ultima gara ufficiale, il Rally di Montecarlo del 1976, l'Abarth 124 rally torna quindi a competere ufficialmente ad alto livello, con la stessa filosofia di eccellenza di allora.

Il suo "milleotto" bialbero turbo a iniezione diretta, grazie alle diverse mappature selezionabili, garantisce una potenza fino a 300cv a 6500 giri e un'ottimale curva di coppia, ed è stato accoppiato a un cambio sequenziale a 6 marce con comandi al volante. Il motore deriva dal 1.750 del Biscione, ma rispetto a questo, spiega Consalvo, "è stato modificato ed è stato adattato per poter essere montato longitudinalmente, anziché trasversalmente". Ed è stato sistemato dietro l'asse anteriore, per un'ottimale configurazione racing dei pesi, che così presenta una leggera prevalenza sul retrotreno.

Per l'abitacolo e il vano motore sono stati utilizzati materiali leggeri e resistenti, mentre la capote è stata sostituita da un "hard top" fisso, realizzato in materiale composito. Il baricentro è stato poi abbassato rispetto alla vettura stradale, a vantaggio della tenuta di strada e della sincerità di comportamento. La rigidità strutturale, invece, è stata incrementata con un "roll bar" a gabbia.

Le sospensioni regolabili, a quadrilatero alto all'anteriore e multilink al posteriore, prevedono una cinematica specifica, con giunti metallici per la massima precisione di guida, ampie regolazione degli angoli caratteristici e un'escursione maggiore, per poter essere adattate ad affrontare diversi fondi stradali.
 

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Martedì 8 Marzo 2016 - Ultimo aggiornamento: 22-03-2016 06:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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