La Acura ARX-05 in azione alla 24 Ore di Daytona. La vettura giapponese ha vinto i titoli piloti, team e costruttori 2019 e 2020 nel campionato americano IMSA

Acura nella categoria LMDh dal 2023, così Honda potrebbe sfidare le altre grandi a Le Mans

di Nicola Desiderio
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Honda correrà dal 2023 con il brand Acura nella LMDh, la nuova categoria che permetterà di competere sia nel campionato mondiale di durata WEC sia in quello americano dell’IMSA, dunque potenzialmente in grado di partecipare alla 24 Ore di Daytona, alla 24 Ore di Le Mans e alla 12 Ore di Sebring che sono universalmente le competizioni di durata più prestigiose.

Il regolamento LMDh rappresenta la convergenza tra i due campionati di durata più importanti e prevede un telaio e una parte ibrida standard. Per il primo i costruttori ammessi sono Dallara, Ligier, Multimatic e Oreca. Per il secondo è prevista un’unità elettrica da 50 kW (200 kW in recupero) con motore Bosch, trasmissione Xtrac e batteria Williams. La potenza totale del sistema sarà di 500 kW dunque pari alle Hypercar LMH e quasi identico sarà il peso (1.030 kg contro 1.040) ma, a differenza di queste ultime, avranno solo la parte elettrica applicata in parallelo al motore a scoppio invece che alle ruote anteriori dunque la trazione sarà solo posteriore.

Hanno già annunciato la loro adesione al nuovo regolamento LMDh l’Audi e la Porsche, i marchi che hanno vinto più di tutti a Le Mans rispettivamente con 13 e 19 affermazioni. Tutto da decidere è però il regolamento tecnico con il quale saranno armonizzate le LMH e LMDh attraverso l’applicazione del cosiddetto Balance of Performance (BoP) intervenendo su masse, potenza e consumo per equiparare le prestazioni e favorire la competitività. Di sicuro, le LMH sono auto più sofisticate, sviluppate dal singolo costruttore in ogni componente, ma anche più costose. I costruttori che hanno annunciato la loro partecipazione sono Toyota già dal 2021 insieme a Glickenhaus, dal 2022 ci saranno Bykolles e Peugeot.

La LMDh offre invece costi minori, per questo risulta più attraente e potenzialmente in grado di attirare i costruttori ufficiali che oggi corrono nell’IMSA nella categoria DPi (Daytona Prototype International), ovvero Cadillac e Mazda, e che sarà sostituita nel 2023 proprio dalla LMDh. Nel 2023 dunque potremmo vedere scontrarsi Audi, Peugeot, Porsche, Toyota e Acura a Daytona, Sebring e Le Mans. Alla luce di questo salto di qualità, il team Acura potrebbe decidere di adottare il nome della casa madre Honda segnando il ritorno ufficiale del marchio giapponese in competizioni mondiali dopo l’annuncio dell’abbandono della Formula 1 come costruttore di motori.

La Acura ha vinto lo scorso anno il titolo IMSA per piloti, costruttori e team bissando la tripletta dell’anno precedente nonostante i vertici della casa giapponese avessero già annunciato in estate il divorzio da Penske per unirsi alla Meyer Shank Racing e alla Wayne Taylor Racing. La Acura ARX-05 è basata su un telaio Oreca e monta un V6 3,5 litri biturbo derivato dalla famiglia J35, la stessa utilizzata per alcuni modelli di serie della gamma Honda e Acura.

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Giovedì 28 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 30-01-2021 15:59 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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