la vittoria dell’Aston Martin Vantage Evo GT3 del Comtoyou Racing magistralmente guidata da Mattia Drudi, Marco Sørensen e Nicki Thiim

Aston Martin conquista la 24 Ore di Spa del Centenario: Drudi-Sørensen-Thiim compiono l’impresa, sfortunata la Ferrari

di Michele Montesano
  • condividi l'articolo

SPA-FRANCORCHAMPS – Incerta, emozionate e combattuta fino all’ultimo. L’edizione del Centenario dalla 24 Ore di Spa-Francorchamps ha saputo regalare emozioni dallo spegnimento dei semafori fino all’ultimo giro. Pioggia, incidenti, safety car e bandiere gialle hanno condizionato l’intera gara. Ma l’esito finale si è deciso solamente nelle ultime battute con la vittoria dell’Aston Martin Vantage Evo GT3 del Comtoyou Racing magistralmente guidata da Mattia Drudi, Marco Sørensen e Nicki Thiim. La squadra belga non solo ha conquistato il successo davanti al suo pubblico, ma ha riportato alla vittoria il marchio inglese che mancava dal gradino più alto del podio di Spa dal 1948 con la DB1 della coppia John Horsfall e Leslie Johnson.

Se la pioggia ha condizionato gran parte della gara, rimescolando diverse volte la classifica generale, la lotta per la vittoria è entrata nel vivo solamente nella mattinata della domenica. A contendersi il primato la Ferrari 296 GT3 griffata AF Corse-Francorchamps Motors, del terzetto Alessandro Pier Guidi, Alessio Rovera e Davide Rigon, l’Aston Martin del Comtoyou Racing e la BMW M4 GT3 Rowe Racing portata in pista da Augusto Farfus, Dan Harper e Max Hesse, già vincitori nella prima gara stagionale Endurance del GT World Challenge Europe a Le Castellet.

Con l’asfalto che si è man mano asciugato, la Ferrari si è rivelata la vettura più competitiva del lotto. Il team AF Corse, sfruttando due fasi di neutralizzazioni, ha quindi preso il comando delle operazioni verso mezzogiorno. Con la Ferrari lanciata verso il trionfo, quando mancava meno di un’ora alla bandiera a scacchi, è arrivato il colpo di scena. Nel rientrare ai box per l’ultima sosta, Pier Guidi si è dovuto fermare all’ingresso della pitlane bloccato dalla Lamborghini del Grasser rimasta in panne. Il tempo perso per spostare la Huracan GT3 è costato carissimo alla Ferrari.

Il primo ad approfittarne è stato proprio Drudi che è salito al comando della gara. Il riminese, potendo contare su un buon margine sugli inseguitori, ha quindi gestito gli ultimi interminabili minuti di gara andando a tagliare per primo il traguardo. Scivolato al quinto posto, Pier Guidi ha iniziato una furiosa rimonta a suon di giri veloci. Il pilota ufficiale della Ferrari ha dapprima sopravanzato l’Aston Martin di David Pittard, rimediando anche una tamponata, per poi sorpassare la Porsche di Julien Andlauer.

Infine Pier Guidi ha avuto la meglio anche su Hesse guadagnando il secondo posto finale. Risultato che non rende merito alla Ferrari 296 GT3 che, per gran parte della gara, si è rivelata la vettura più rapida sul tracciato belga. Rammarico anche per il team Rowe Racing che, a due giri dalla bandiera a scacchi, ha dovuto richiamare ai box Hesse per uno splash and go scivolando, così, sesto. A tagliare il traguardo in terza posizione è stato così Pittard, poi sanzionato per la sportellata inflitta a Pier Guidi.

Il terzo posto è andato così alla BMW M4 GT3 del terzetto composto da Sheldon van der Linde, Dries Vanthoor e Charles Weerts. L’equipaggio del team WRT aveva guidato la gara nelle fasi notturne prima di essere sanzionata con un drive through per eccesso di velocità in regime di Full Course Yellow. Quarta, l’Aston Martin del Walkenhorst Motorpsort che ha preceduto la Lamborghini del poleman Franck Perera in equipaggio con Marco Mapelli e Jordan Pepper. Il terzetto del Grasser ha purtroppo perso terreno già nelle prime fasi di gara per un problema di rifornimento.

Se le Mercedes non hanno particolarmente brillato per la vittoria assoluta, è andata meglio nelle altre classi con il settimo posto assoluto, nonché vittoria in Gold Cup, per la AMG GT3 griffata AlManar Racing by GetSpeed di Al Faisal Al Zubair, Mikael Grenier, Dominik Baumann e Philip Ellis. Vittoria Audi in Bronze Cup. Il Tresor Attempto Racing ha portato al decimo posto assoluto la R8 LMS GT3 di Dylan Perera, Aleksei Nesov, Andrey Mukovz e Max Hofer. A completare il podio di classe la Ferrari AF Corse, di Andrea Bertolini, Tommaso Mosca, Jef e Louis Machiels, oltre alla Lamborghini del Barwell Motorsport.

Mercedes si è rifatta anche in classe Silver grazie al successo dell’equipaggio Yannic Mettler, Anthony Bartone, Aaron Walker e James Kell, ventiduesimi assoluti, che hanno preceduto la Porsche del Dinamic GT di Jop Rappange, Axel Blom, Marius Nakken e Theo Nouet. Anche in ProAm il successo porta la firma della stella di Stoccarda grazie alla Mercedes gestita dal Riley con al volante Nick Catsburg, Colin Braun, George Kurtz e Ian James.

Tra i delusi della 24 Ore di Spa troviamo sicuramente Valentino Rossi che, in coppia con Raffaele Marciello e Maxim Martin, ha concluso in ventiquattresima posizione. Il “Dottore”, durante i suoi turni di guida, ha commesso alcuni errori che l’hanno fatto scivolare fuori dalla top 10. Stregata anche la gara della Lamborghini Iron Lynx, tra inconvenienti tecnici e contatti, Mirko Bortolotti, Andrea Caldarelli e Matteo Cairoli sono usciti subito fuori dalla lotta. Da segnalare il pauroso incidente che, nel corso della quarta ora, ha visto coinvolti Christian Hook e Nicolas Baert nella discesa de La Source. Rimasta ferma in pista, la Ferrari è stata centrata da Adrian D’Silva prendendo fuoco. Nonostante l’entità dell’impatto, fortunatamente tutti i piloti sono usciti indenni.

Il GT World Challenge Europe si prende una pausa. Il campionato riservato alle GT3 tornerà in azione in Germania dapprima il fine settimana del 21 luglio a Hockenheim per la Sprint Cup e, la settimana successiva, sull’iconico tracciato del Nürburgring per la serie Endurance.

GT World Challenge Europe Endurance Cup - 24 Ore di Spa-Francorchamps Gara

  • condividi l'articolo
Martedì 2 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento: 09:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA