Robin Frijns su Envision

Formula E, prove di qualifica nella seconda sessione dei test ufficiali. Frijns (Envision) il più veloce, ma nessuna superpole virtuale

di Mattia Eccheli
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VALENCIA – Simulazione, ma non troppo. La seconda sessione dei test ufficiali della Formula E che ha occupato tre ore del pomeriggio di lunedì doveva servire per consentire di sperimentare il nuovo sistema di qualifica varato dall'organizzazione e che verrà adottato per la prima volta a fine gennaio gennaio negli ePrix inaugurali in programma a Diriyah, in Arabia Saudita. In realtà, anziché stabilire il titolare della prima Superpole della nona stagione, almeno virtuale, dopo i giri "cumulativi" iniziali, si sono semplicemente svolti una serie di duelli incrociati.

È stato deciso di consentire a tutti di coprire la stessa distanza. La nuova formula prevede la suddivisione dei piloti in due gruppi da undici: i migliori quattro tempi di ciascuna sessione andranno avanti e si sfideranno in giri ad eliminazione (fra i numeri uno e quattro e i numeri due e tre) fino alla finale che assegna la posizione più privilegiata in partenza (e anche 3 punti).

Come era già accaduto nella mattinata, i “senatori” hanno fatto registrare i giri più veloci. Il più rapido in assoluto è stato l'olandese della Envision Robin Frijns, per il momento il solo ad essere sceso sotto la soglia degli 87 secondi: 1:26.968 il suo crono. Poi la coppia iridata della Ds Techeetah che forse non a caso hanno chiuso praticamente con lo stesso tempo: Jean Eric Vergne (1:27.141) e Antonio Felix Da Costa (1:27.143), appena due millesimi di differenza.

Il sistema informatico assegna poi a Nick Cassidy, l'altra guida della Envision, il quarto crono (1:27.154), ed a Andrè Lotterer (Porsche) il quinto (1:27.198). Il più forte dei tre debuttanti, almeno sulla base dei tempi, è stato Oliver Askew, l'americano della Andretti, quindicesimo in 1.28:340. Dan Ticktum, in britannico ingaggiato dalla Nio 333, ha chiuso con il diciottesimo crono (1:29.260), mentre Antonio Giovinazzi (Dragon Penske) ha archiviato la sessione in 1:30.136 (ventesimo), un secondo e mezzo più lento rispetto al mattino, ma non è una questione di prestazioni, bensì di scelte tecniche. Martedì sono in calendario altre sei ore di test, inclusa la simulazione di una gara.

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Martedì 30 Novembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 02-12-2021 09:56 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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