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BUENOS AIRES - Il Leone fa la tripletta. E sul gradino più alto del podio della temuta tappa marathon ci sale Stephane Peterhansel, seguito come un’ombra da Carlos Sainz e dal leader della corsa delle auto, Sebastien Loeb. Dunque la Peugeot ha dato un altro segno della sua superiorità in questa 38esima edizione della Dakar piazzando uno storico tris nell’insidiosa tappa circolare di San Salvador di Jujuy. Dopo la bomba d’acqua che inondato il tracciato nella notte è stato l’undici volte vincitore della Dakar, Peterhansel a prendere il controllo della speciale di 429 km, trascinandosi dietro i due compagni di squadra in un’impresa da ricordare.
All’inseguimento delle 2008 DKR ci ha provato a mettersi Nasser Al-Attiyah con la Mini All4 Racing: il vincitore della scorsa edizione della Dakar ha capito che questa frazione poteva avere riflessi importanti sulla classifica generale, per cui ha cercato di reggere il passo delle Peugeot che sembrano comunque avere una marcia in più. Alla fine il principe del Qatar ha pagato con un distacco di 4’48” dal vincitore, ma in realtà ha capitalizzato la giornata difficile delle Toyota Hilux per portarsi al terzo posto della classifica generale, candidandosi al ruolo di vero inseguitore dei ”Leoni” francesi, più scatenati che mai. L’arabo, infatti, si è frapposto a quella che poteva essere un impressionante poker delle Peugeot, visto che Cyril Despres ha completato la tappa al quinto posto.
A fare da scudiero al condottiero di giornata, Stephane Peterhansel, ci ha pensato Carlos Sainz che ha l’ambizione di tornare nelle posizioni che contano della graduatoria: lo spagnolo, infatti, è già arrivato alla quinta piazza e nel mirino ha già la Toyota Hilux di Poulter che sta difendendo l’onore delle vetture giapponesi. Tra le moto non c'è tregua per Joan Barreda. Come temevano gli uomini della Honda HRC, lo spagnolo è stato nuovamente penalizzato e, proprio come nella frazione di ieri, si è visto portare via la vittoria di tappa che si era conquistato con una speciale tutta all'attacco in questa prima metà della tappa Marathon. L’ispanico si è visto infliggere una sanzione di cinque minuti da aggiungere al suo tempo odierno per eccesso di velocità in uno dei tratti controllati e quindi è arretrato al quarto posto nella classifica odierna ed al terzo in quella generale.
Lo squadrone Honda comunque può continuare a festeggiare, visto che tappa e leadership sono passati nelle mani di Paulo Goncalves, autore di una fantastica rimonta dopo le difficoltà incontrate nel prologo e successivamente graziato dopo che la sua CRF450 Rally lo aveva lasciato a piedi nella prima tappa, che poi è stata annullata per maltempo. Il portoghese ora comanda con 2'17" sulla rivelazione Kevin Benavides, che continua a stupire mantenendo il ritmo dei migliori con la sua Honda, e 3'03" su Barreda, che senza i 3 minuti di penalità sarebbe saldamente in testa.