Al-Rajhi (Toyota)

Dakar 2025, riscossa araba: Al-Rajhi (Toyota) al comando davanti a Al-Attiyah (Dacia) dopo la prima frazione della "tappa maratona"

di Mattia Eccheli
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BISHA - “Rivoluzione” nella classifica generale della Dakar 2025, peraltro molto virtuale perché nel deserto saudita è in corso fino a domani la “tappa maratona” la cui classifica ufficiale verrà diffusa solo lunedì pomeriggio. I due piloti che sabato si erano fermati per evitare di partire davanti domenica e che figuravano con lo stesso tempo nella graduatoria si sono insediati provvisoriamente al comando della corsa riservata alle auto.

Sono il campione di casa Yazeed Al Rajhi con il Toyota Hilux della Overdrive Racing, primo al bivacco con un crono complessivo di 11 ore 45 minuti e 24 secondi, e l'atteso qatariota, il principe delle dune Nasser Al-Attiyah con il Sandrider della Dacia sviluppato dalla Prodrive, secondo a un minuto e 19 secondi. Alla partenza occupavano rispettivamente il ventiduesimo e il ventunesimo posto.

Il podio provvisorio è completato dal sudafricano Henk Lategan (Toyota Gazoo Racing), che al termine della tappa inaugurale era ventiquattresimo. Ha guadagnato posizioni anche lo svedese della Ford con il Raptor della M-Sport Mattias Ekström: era quindicesimo e adesso è quarto (11:49'08''). Rimonta australiano da parte di Toby Price, che dopo due successi in moto (2016 e 2019 con la Ktm) debutta in auto al volante dell'Hilux della Overdrive: da dodicesimo è diventato sesto. Il primo pilota Mini è Guillaume de Mevius, ottavo con 12:03'04''. Nella Top 10 figurano così 5 Toyota, due Ford, una Dacia, una Mini e una Century.

Ancora una volta la Dakar sembra aver subito presentato un conto salato a Sébastien Leob, che tenta di nuovo di conquistare il rally raid che gli è finora sempre sfuggito, questa volta con la Dacia. Il transalpino ha avuto un guasto (parrebbe una questione di elettronica) al quale è riuscito a rimediare grazie all'aiuto della compagna di squadra Cristina Gutierrez, alla guida del terzo Sandrider, ma è stato poi costretto ad un'altra sosta. Al bivacco è arrivato con un tempo totale di poco meno di 2 ore e 19 minuti, quasi 35 minuti di ritardo dal battistrada. Carlos Sainz, il vincitore dell'ultima edizione, si è invece cappottato con il suo Ford Raptor e al riposo si è presentato con un crono complessivo di 12:34'57''.

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Lunedì 6 Gennaio 2025 - Ultimo aggiornamento: 09:46 | © RIPRODUZIONE RISERVATA