Il campo base della Dakar 2025

Dakar 2025, veicoli sbarcati sul mar Rosso. Venerdì il prologo della sesta edizione saudita, oltre 800 gli iscritti

di Mattia Eccheli
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BISHA – Il conto alla rovescia è cominciato da tempo e ormai è una questione di ore. La sesta Dakar saudita – il rally raid è approdato in Arabia nel 2020 dopo le quasi trenta edizioni africane, quella non disputata del 2008 e le undici in Sud America – scatta venerdì con il prologo, una cinquantina di chilometri di trasferimento conditi da 29 contro il tempo (molti di più per i partecipanti alla Classic, la più frequentata dagli italiani).

Gli iscritti nelle varie categorie – le più seguite sono naturalmente quelle riservate e moto e auto, che per la prima volta avranno percorsi differenziati, oltre il 50% del totale – sono oltre 800, circa il 10% dei quali arrivano dal Belpaese, anche se verosimilmente solo nella corsa riservata ai veicoli d'epoca qualcuno di loro riuscirà a ritagliarsi un ruolo da protagonista (due equipaggi sul podio finale nel 2024, secondo e terzo). Gli organizzatori hanno confermato l'approdo dei veicoli in Arabia Saudita, la maggior parte dei quali sono sbarcati via nave sulle coste del mar Rosso, in arrivo dal porto di Barcellona, dove sono stati eseguiti anche le prime verifiche tecniche e i controlli di rito.

Gli ultimi accertamenti vengono completati a Bisha, che la carovana del rally raid che apre il mondiale di specialità lascerà solo nella mattinata di martedì prossimo, 7 gennaio, ossia per la disputa della terza frazione, quella che porta ad Al Henakiyah. Fra i centauri è attesa la sfida fra il vincitore della Dakar 2024, l'americano della Honda Ricky Brabec che si era già imposto nel 2020, e i rivali del costruttore indiano Hero, Ross Branch (Botswana) e Ignacio Cornejo (Cile), ma gli outsider sono parecchi.

La chiusura del programma del rally da parte di Audi (che si è aggiudicata l'ultima edizione) non ha penalizzato la competizione. Il campione uscente Carlos Sainz così come il suo compagno di squadra Mattias Ekström si sono accasati alla Ford M-Sport che impiega i Raptor e se la dovranno vedere in particolare con l'ambiziosa scuderia Dacia Prodrive che corre con i Sandrider affidati a Sébastien Loeb, Nasser Al-Attiyah e Cristina Gutierrez. Il team Toyota Gazoo che ha l'italiano Andrea Carlucci come Team Principal schiera Lucas Moraes e Seth Quintero, entrambi al volante di un Hilux, così come i piloti della squadra sudafricana del costruttore giapponese e dell'Overdrive, la cui punta di diamante è il saudita Yazeed Al Rajhi. È ambiziosa anche la Mini, che ha ingaggiato il francese Guerlain Chicherit, quarto lo scorso anno, e il belga Guillaume De Mevius, secondo nel 2024 alla sua terza partecipazione. «Il mio obiettivo è vincere la Dakar entro tre anni», ha annunciato alla vigilia della sua prima partenza da pilota ufficiale e non più cliente.

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Mercoledì 1 Gennaio 2025 - Ultimo aggiornamento: 17:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA