Hubert Auriol, sulla sua Bmw con la quale vinse due edizioni della Dakar

Hubert Auriol, l'africano. Le imprese del campionissimo che amava il deserto

di Franco Carmignani
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La Dakar è in lutto. Durante la giornata è arrivata la notizia della scomparsa di Hubert Auriol. “L’Africano” da qualche tempo soffriva di una malattia che gli ha ridotto le forze, ma non ha potuto impedirgli di fare un'ultima visita alla comunità che ha contribuito a costruire e galvanizzare, l'anno scorso a Ha'il, in occasione della prima edizione del rally in Arabia Saudita. Molto prima dell'inizio di questa nuova era, quando la gara era ancora agli albori in Africa, è diventato uno dei volti più rappresentativi del rally, vincendo nel 1981 e nel 1983 tra le moto.

I suoi epici duelli con Cyril Neveu, in particolare nel 1987 con la Cagiva, quando finì ko nella penultima tappa dopo essersi rotto entrambe le caviglie, a stabilire la sua leggenda e quella della Dakar. Dopo il passaggio alle auto, nell'edizione del 1992 Hubert Auriol (da non confondere con il rallista Didier Auriol) è divenuto il primo concorrente a vincere in due diverse categorie, impresa che ha realizzato insieme al navigatore Philippe Monnet. Dopo la sua ultima partecipazione nel 1994, quando si è classificato secondo, è passato alla guida dell'intera manifestazione, raccogliendo l’eredità morale del mitico Thierry Sabine rimanendo al timone della Dakar fino al 2003.

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Domenica 10 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 08-12-2021 19:47 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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