Nella foto, la partenza di una gara DTM

Domenica si è chiusa l'era del campionato DTM con le Class 1. Dal 2021 spazio alle vetture GT3

di Massimo Costa
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Addio DTM. Domenica scorsa, a Hockenheim, col titolo 2020 assegnato all'Audi di René Rast, si è chiusa definitivamente un'era che ha fatto epoca nel motorsport, ma se ne aprirà un'altra. Il Deutsch Tourenwagen Meisterschaft così come lo abbiamo conosciuto negli ultimi 30 anni, non ci sarà più. Si conclude un capitolo dignitosissimo che racchiudeva veri e propri prototipi spettacolari, da oltre 600 cavalli, con un grip degno delle monoposto e che nel tempo ha raggruppato sempre piloti di altissima qualità. Audi, BMW e Mercedes (in pista in forma ufficiale) per diverse stagioni hanno permesso al DTM di crescere e di diventare sempre più spettacolare, offrendo un calendario con gare che si disputavano in tutta Europa. L'unico neo, la incapacità di attrarre costruttori non tedeschi. Ci erano riusciti negli anni Novanta, coinvolgendo l'Alfa Romeo che se la giocava con i rivali di quel tempo, Mercedes e Opel, vincendo anche campionati e gare prestigiose, schierando piloti ex F1 come Alboreto, Larini, Nannini, Tarquini, Modena e un giovane in ascesa come Fisichella.

Poi, i costi sempre più esasperati, elevati, un calendario divenuto mondiale con trasferte in Brasile e Giappone, portarono ad una prima chiusura del DTM, poi divenuto ITC, alla fine della stagione 1996. Ripartito nel 2000, con Mercedes, Audi e Opel, quest'ultima si è poi ritirata definitivamente finché è entrata la BMW che ha contribuito ad aumentare il numero delle vetture al via. Ma lo scorso anno, la prima spallata al DTM è arrivata dalla Mercedes che ha concluso la sua lunga storia nella categoria, seguita dall'Audi che avrebbe lasciato al termine di questo 2020. Gerhard Berger, ex pilota di F1 che è a capo della organizzazione del campionato, non si è mai dato per vinto, ha tentato in tutte le maniere di portare la Volvo, l'Alfa Romeo, la Renault, la Citroen, aveva creato un link con il Super GT giapponese dove sono impegnate Honda, Nissan e Toyota, con tanto di scambio di vetture nei due campionati in un paio di gare, ma alla fine le risposte sono sempre state negative. E si è dovuto arrendere, anche se non del tutto.

Il marchio DTM rimane, ma in una veste completamente diversa. Non più con le accattivanti vetture Class 1, bensì con le bellissime GT3 in configurazione standard, senza modifiche ad hoc come previsto inizialmente, e con un calendario internazionale già stilato, che sarà articolato in nove tappe tra cui Monza. Dunque, il DTM diviene un campionato GT3 mettendosi in concorrenza con il GT World Challenge organizzato dai francesi di SRO, serie stupenda che raccoglie marchi ufficiali come Audi, BMW, Ferrari, Honda, Lamborghini, Lexus, McLaren, Mercedes, Nissan, Porsche e che ha il suo apice annuale nella 24 Ore di Spa. Non solo: proprio in Germania, esiste un campionato GT3, denominato GT Masters, che è ricchissimo di partecipanti e marchi. Domenica a Oschersleben si è svolta l'ultima prova 2020, alla quale hanno partecipato trenta vetture GT3 (la media stagionale) con il titolo assegnato alla Porsche guidata da Ammermuller-Engelhart. A queste, si aggiunge il campionato europeo GT Open International organizzato dagli spagnoli di GTSport e che da anni gode di una buona visibilità e un'altra serie tedesca molto seguita, la NLS che si svolge integralmente sul mitico circuito del Nordschleife del Nurburgring.

Non sono quindi mancate le critiche per la scelta di ITR e Berger, in quanto il nuovo DTM va a gettarsi in un contesto già ampiamente affollato, ben consolidato. Chi mai andrà a cimentarsi in questa inedita ennesima serie GT? Sarà interessante scoprirlo considerando che i marchi ufficiali sopra citati sono ampiamente soddisfatti della serie GT World Challenge, che comprende un campionato Endurance e uno Sprint. Vi saranno team privati quindi, che non potranno di certo stipendiare i piloti, come invece è sempre accaduto nel DTM con ingaggi non inferiori ai 300mila euro, ma affidarsi a piloti paganti. Sarà una grande sfida per Berger...

Il calendario DTM 2021

30 maggio – Igora Drive (Russia)
13 o 20 giugno - Monza (Italia)
4 luglio - Norisring (Germania)
25 luglio - Lausitzring (Germania)
8 agosto - Zolder (Belgio)
22 agosto – Nurburgring (Germania)
5 settembre - Spielberg (Austria)
19 settembre - Assen (Olanda)
3 ottobre - Hockenheim (Germania)

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Martedì 10 Novembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 11-11-2020 10:43 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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