Ora Alfa Romeo accelera: la Junior è anche ibrida. Il crossover compatto che rilancia la sfida del Biscione
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HOCKENHEIM – Trentuno anni dopo Nicola Larini e 35 dopo Roberto Ravaglia, il trentino Mirko Bortolotti è il terzo italiano a vincere la Deutsche Tourenwagen Masters (prima Deutsche Tourenwagen Meisterschaft), il campionato turismo della Germania. L'azzurro, peraltro residente a Vienna, si è imposto al volante di una Huracán Gt3 Evo2 del team Ssr Performance regalando anche alla casa del Toro la prima e storica affermazione nella seguitissima rassegna. Lamborghini diventa così la seconda casa automobilistica italiana a conquistare il campionato tedesco piloti: la prima era stata Alfa Romeo nel 1993.
In 16 gare (nessuno sconfinamento nel Belpaese come era accaduto in passato, ma 8 doppi appuntamenti tra Germania, Paesi Bassi e Austria) Bortolotti si è imposto una volta, nella prima delle due prove ospitate sul circuito di Spielberg, il Red Bull Ring, ma si è piazzato cinque volte secondo (decisiva la piazza d'onore nella gara finale, a Hockenheim, dove gli organizzatori hanno contabilizzato 95.000 spettatori) e una volta terzo. Il pilota trentino si era presentato al circuito tedesco con 15 lunghezze di vantaggio sul secondo, Kelvin van der Linde (Audi R8 Lms Evo II). Complice anche una qualifica non eccezionale, l'italiano aveva perso il primato proprio a vantaggio del sudafricano con passaporto anche tedesco, che prima delle qualifiche di domenica era davanti con 2 punti di vantaggio.
Bortolotti ha firmato la Pole e si era ripreso la testa del campionato grazie ai 3 punti previsti per il più veloce ancora prima del semaforo verde di Gara 2 e ha legittimato le aspirazioni sua e della squadra con il secondo posto finale (239 punti alla fine), alle spalle dello Juionr Driver della casa di Sant'Agata Bolognese Luca Engstler del Lamborghini Team Liqui Moly by Grt. Il podio è stato completato dal veterano René Rast (il quarto della generale del campionato), al volante di una Bmw M4 Gt3 della Schubert Motorsport. Lontanissimi van der Linde, solo 12^ al traguardo e comunque secondo assoluto nel Dtm a quota 221, e Maro Engl (Mercedes-Amg Gt3 Evo), terzo (203) nella stagione e decimo in gara 2 a Hockenheim.
«Sono senza parole – ha commentato Bortolotti – Devo ringraziare Lamborghini che dieci anni fa ha creduto in me e mi ha dato un'occasione. Assieme abbiamo vissuto momenti di gioia e dolore, festeggiando tante vittorie e titoli. Questo del Dtm è in assoluto quello più importante, sia per me che per il marchio. Sono molto orgoglioso di essere il primo italiano, dopo più di 30 anni, a vincere questo campionato con una vettura italiana». Nella classifica costruttori l'ha spuntata nettamente Mercedes-Benz che ha sfiorato quota 600 (596) davanti proprio al costruttore italiano (523) e a Bmw (424).